Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Ancelotti sta con Mou «Insulti per 90 minuti»
Il tecnico parla della gara di Genova e torna sulla lite di Torino «Il suo è stato un gesto ironico, cambiamo la cultura del calcio»
Carlo Ancelotti con
NAPOLI Mourinho condivide il destino del “nemico” odiato all’Allianz Stadium. Come il portoghese fa il pieno d’insulti, un’abitudine che segna il gap di cultura sportiva tra il calcio italiano e i campionati esteri.
Dall’alto della sua esperienza internazionale Ancelotti ha difeso il suo collega prima mimando il gesto finito nell’occhio del ciclone e poi realizzando un appello per creare un clima di maggiore serenità negli stadi italiani: «In campo abbiamo una responsabilità, il suo gesto ironico è comprensibile, si parla tanto di un’azione di pochi secondi e si tende a sottovalutare i novanta minuti d’insulti, non mi riferisco soltanto allo Juventus Stadium ma anche a Napoli e Milano, è una cultura generale del calcio italiano. Abbiamo ammirato una bella atmosfera sia a Parigi che a Napoli e penso che anche a Genova vedremo un bellissimo ambiente. Godiamoci lo sport, basta litigare». Alla vigilia di Genoa-Napoli sono pochi i riferimenti alla Juventus, neanche il big-match di San Siro lo stuzzica: «Non m’aspetto regali dal Milan, solo da appassionato di calcio di vedere una gara intensa e vibrante. Al momento la Juventus è in fuga perché ha avuto una continuità straordinaria, a noi tocca rincorrere e fare il massimo per riavvicinarci il più possibile». Ancelotti non vuole distrazioni, l’ha detto anche durante gli allenamenti, pensa solo al Genoa consapevole delle insidie della sfida: «La Champions toglie energie, soprattutto nelle partite di campionato che arrivano subito dopo le sfide di coppa. È una prova di maturità, è facile trovare grandi motivazioni contro il Psg, più difficile contro il Genoa».
Juric preparerà la partita sull’aggressività, sulla capacità di generare duelli a tutto campo per annullare il gap di qualità tecnica con il Napoli, limitare la proposta offensiva degli azzurri.
«Voglio avere una squadra con più identità» disse Ancelotti alla vigilia della partita di Belgrado, quando la metamorfosi del Napoli era ancora in divenire. «Possiamo ancora migliorare, essere più precisi ed efficaci nella fase di finalizzazione e soprattutto leggere meglio i momenti delle partite, nel primo tempo contro il Paris Saint Germain potevamo far meglio. Contro il Genoa sarà una partita molto intensa, se vogliamo prevalere abbiamo bisogno di fisicità», ha detto Ancelotti sbilanciandosi sulla situazione della squadra e ha svelato la partita che s’immagina stasera a Marassi contro un avversario in difficoltà, che non vince dal successo di Frosinone del 30 settembre scorso ed è reduce da due sconfitte consecutive a San Siro, con una goleada subita dall’Inter. I rossoblù hanno incassato 24 reti in undici giornate, soltanto il Chievo Verona ha fatto peggio a livello difensivo. A rendere ancora più complicato il momento del Genoa sarà la contestazione dei tifosi nei confronti del presidente Preziosi. La fisicità invocata da Ancelotti suggerisce degli indizi riguardo alla formazione, il 3-5-2 rossoblù con la probabile presenza dell’adattato Lazovic a sinistra potrebbe essere attaccato con la spinta di Malcuit sulla destra con Hysaj dirottato sulla corsia opposta. In mediana Allan e Rog potrebbero contrastare la densità in mezzo al campo del Genoa con Callejon e Zielinski sulle corsie laterali, Insigne è pronto a fare da raccordo con Milik in vantaggio su Mertens per sfruttare la fisicità del centravanti polacco prevedendo d’attaccare molto con la ricerca dell’ampiezza e dei cross.
Abbiamo ammirato una bella atmosfera con il Psg, godiamoci il calcio
L’Europa toglie energie, coi rossoblù mi aspetto una prova di maturità