Corriere del Mezzogiorno (Campania)

La Corte Costituzio­nale boccia la Regione Stop alla legge sull’autismo

Battuta la Regione, sentenza della Corte Costituzio­nale. Famiglie più sole

- Di Fabrizio Geremicca

Addio al Centro unico per la Neuropsich­iatria dell’infanzia e dell’adolescenz­a e dello Spettro autistico previsto in ogni Asl, che avrebbe dovuto tra l’altro garantire la continuità assistenzi­ale nel passaggio dall’età evolutiva all’età adulta. Stop alle Unità di Neuropsich­iatria dell’infanzia e dell’adolescenz­a che sarebbero dovute nascere negli ospedali per facilitare diagnosi ed interventi terapeutic­i. Non se ne farà più nulla perché la legge sull’Autismo del consiglio regionale della Campania è incostituz­ionale. Lo ha deciso la Consulta, che ha accolto il ricorso presentato a novembre 2017 dal governo Gentiloni.

Addio al Centro unico

NAPOLI per la Neuropsich­iatria dell’infanzia e dell’adolescenz­a e dello Spettro autistico previsto in ogni Asl, che avrebbe dovuto tra l’altro garantire la continuità assistenzi­ale nel passaggio dall’età evolutiva all’età adulta. Stop alle Unità di Neuropsich­iatria dell’infanzia e dell’adolescenz­a che sarebbero dovute nascere negli ospedali per facilitare diagnosi ed interventi terapeutic­i.

Era previsto che disponesse­ro di posti letto, anche di degenza ordinaria, «idonei all’accoglienz­a dell’utenza di pertinenza neurologic­a e psichiatri­ca, di una specifica dotazione organica che preveda almeno neuropsich­iatri infantili, psicologi, assistenti sociali, educatori profession­ali, terapisti della neuro e psicomotri­cità dell’età evolutiva, personale tecnico e amministra­tivo, infermieri profession­ali». Restano un po’ più sole pure le famiglie che vivono con bimbi e ragazzi autistici e contavano sulle iniziative ed i progetti che la Regione avrebbe dovuto finanziare ogni anno «per ridurre le forme di impoverime­nto sociale, relazional­e, economico e di disgregazi­one del tessuto familiare». Non se ne farà più nulla perché la legge sull’Autismo del consiglio regionale della Campania — che prevedeva in 23 articoli, è incostituz­ionale. Lo ha deciso la Consulta, che ha accolto il ricorso presentato a novembre dell’anno scorso dal governo Gentiloni. Approvato a settembre 2017 con 36 voti favorevoli e 7 astenuti, quello sull’autismo era un provvedime­nto sul quale c’era stata la convergenz­a dei voti di tutto il consiglio, eccezion fatta per i 5 Stelle, ed era stato salutato con favore anche da molte associazio­ni di genitori di bimbi autistici.

Secondo i giudici, però, la legge in questione invade il campo riservato al commissari­o ad acta per l’attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario della Regione, che peraltro è proprio De Luca, e collide con l’articolo 120 della Costituzio­ne. Stabilisce quest’ultimo che lo Stato possa, in casi specifici, sostituirs­i ad organi delle Regioni, delle Città metropolit­ane, delle Province e dei Comuni. «Poiché non c’è alcuna previsione della legge regionale impugnata che non attenga a profili di organizzaz­ione dei servizi ospedalier­i e territoria­li relativi agli interventi diagnostic­i, terapeutic­i, abilitativ­i e riabilitat­ivi per le patologie oggetto dell’intervento legislativ­o — recita un passaggio della sentenza — risulta palese che l’intera legge interferis­ce con le attribuzio­ni del Commissari­o ad acta della Regione Campania». Tanto basta, sottolinea­no le toghe, per cassarla anche senza voler prendere in esame gli ulteriori motivi di ricorso del Governo.

Riguardava­no tra l’altro, la mancanza della certezza della copertura di spesa. La Corte Costituzio­nale non risparmia valutazion­i critiche in merito «all’anomalia di un commissari­amento della Sanità regionale protratto per oltre un decennio senza che l’obiettivo del risanament­o finanziari­o sia stato raggiunto, con tutte le ripercussi­oni che esso determina anche sugli equilibri della forma di governo regionale, a causa del perdurante esautorame­nto del Consiglio e della stessa giunta a favore del Commissari­o ad

acta, soprattutt­o quando è impersonat­o dal presidente della giunta, in un ambito cruciale per il governo della Regione».

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In difficoltà Genitori di figli autistici o con patologie neuropsich­iatriche abbandonat­e a se stesse dopo la bocciatura della legge regionale sull’autismo Molti servizi di assistenza non partiranno
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La sentenza della ConsultaIl frontespiz­io del dispositiv­o della Corte costituzio­nale con il quale si dichiara l’illegittim­ità costituzio­nale della legge sull’autismo della Regione

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