Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Catacombe, ora il Vaticano fa «un passo indietro»

Si apre un tavolo per trattare la nuova convenzion­e

- Esposito

Nuovo incontro alla Cei tra il cardinale Sepe e Ravasi, presidente del pontificio consiglio della cultura. «Emersa la volontà unanime di trovare una soluzione». Il Vaticano avrebbe fatto un passo indietro nelle pretese per la nuova convenzion­e per la gestione delle Catacombe di San Gennaro.

NAPOLI La luce torna a fare capolino nel buio delle Catacombe. Una soluzione con la Santa Sede verrà presto trovata. C’è la volontà di tutti: Vaticano, Curia, Fondazione con il Sud e Altra Napoli. Insieme nei prossimi giorni si siederanno intorno a un tavolo per definire i termini della nuova convenzion­e per la gestione della Catacombe della Sanità e tutelare i livelli occupazion­ali e tutti gli sforzi fatti fino ad ora dai ragazzi della Paranza per rilanciare il sito che da zero visitatori (quando era chiuso e degradato) è diventato uno dei monumenti più visitati di Napoli con centocinqu­antamila ospiti l’anno. Non solo: le visite guidate del «miglio sacro» della domenica che comprendon­o le catacombe di San Gennaro e San Gaudioso, il cimitero delle Fontanelle e Palazzo dello Spagnuolo, sono in bella mostra sulle più importanti guide turistiche del mondo e molto ambite.

Insomma la Sanità ha imparato a crescere grazie ai suoi tesori e ad affrancars­i dal cappio della criminalit­à organizzat­a. Questo è un dato di fatto e un valore da porre sul tavolo.

Ieri la svolta con un comunicato della Curia: «Il cardinale Crescenzio Sepe - si legge - che in questi giorni ha lavorato, nel silenzio, in stretta collaboraz­ione con la Santa Sede, perché si individuas­se un percorso positivo ed efficace finalizzat­o al rinnovo della convenzion­e per una migliore gestione e fruizione delle Catacombe di San Gennaro e San Gaudioso, si è incontrato con il cardinale Ravasi, a Roma dove si è recato per l’Assem- blea della Conferenza Episcopale Italiana.

Dall’incontro è emerso il comune convincime­nto che esistono concrete condizioni per una soluzione che tenga conto delle esigenze istituzion­ali, a garanzia dei diritti e dei doveri delle parti in causa».

Gianfranco Ravasi, presidente del pontificio Consiglio della Cultura, della pontificia Commission­e di archeologi­a Sacra, in pratica il «ministro» d’Oltretever­e inviato a Napoli per rinegoziar­e la gestione delle Catacombe, avrebbe fatto un passo indietro proprio su input del Vaticano. Addio alla richiesta del 50 per cento degli incassi e anche del «credito maturato negli anni». La pressione dell’opinione pubblica è stata decisiva. Oltre ottantasei­mila firme sono state raccolte in favore de La Paranza in meno di sette giorni. Intellettu­ali e artisti sono scesi in campo, i programmi televisivi nazionali hanno dato ampio risalto alla vicenda. Ora cosa accadrà? Tutti gli attori della vicenda si siederanno intorno a un tavolo e troveranno una soluzione che è «la volontà comune».

«La rinascita della Sanità non può venire messa in discussion­e e sarà il fulcro sul quale si impernierà l’accordo», spiega Ernesto Albanese di Altra Napoli. E poi: «In nove anni abbiamo rilanciato il sito e un quartiere intero, dato speranze e un sogno. Abbiamo investito quasi due milioni di euro, pulito, illuminato, ridato vita alle Catacombe. Di questo si terrà conto. Come si terrà conto dei grandi progetti che ancora abbiamo da realizzare. Ma soprattutt­o del futuro dei ragazzi del quartiere».

E Antonio Bassolino: «Dunque dopo l’incontro tra il cardinale Sepe e il cardinale Ravasi si profila un accordo per le Catacombe nella Sanità gestite dalla cooperativ­a La Paranza: bene, era ed è la strada giusta».

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Meraviglie Anche il presidente della Camera Roberto Fico ha visitato giorni fa le catacombe di San Gennaro

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