Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Disabili gravi, silenzi dal Comune di Ercolano
Caro direttore, siamo mamme di persone con disabilità grave e scriviamo per denunciare le attese vane, l’isolamento e la disperazione nelle quali troppe volte piombiamo. Possiamo affermare che, certamente, è più agevole affrontare l’handicap del figlio che gestire la relazione con le Istituzioni locali che invece dovrebbero garantire loro i diritti fondamentali per la dignità. Ad Ercolano sono trascorsi circa 6 mesi da quando abbiamo presentato al Comune richiesta di assistenza domiciliare. Sei mesi trascorsi a sollecitare, invano, l’attivazione del servizio che per alcune famiglie resta l’unico sollievo. Siamo abituate a sentire il solito mantra: «Non ci sono soldi»; ma in questo caso i finanziamenti ci sono e i funzionari attribuiscono questo ritardo alle più svariate cause: mancanza di personale, rivisitazione delle pratiche, altre incombenze più urgenti. Il tempo passa e dopo aver incontrato sindaco, assessore del ramo e dirigente dei Servizi sociali dai quali abbiamo ricevuto promesse, sempre puntualmente disattese, la nostra disperazione è sempre più grande. A tutt’oggi rimane un mistero incomprensibile la mancata attivazione del Servizio di assistenza domiciliare. Apprendiamo con piacere dai media che tutti si indignano quando personaggi famosi utilizzano parole offensive nei riguardi dei nostri figli affetti da autismo o da sindrome Down. Vorremmo, però, che questa indignazione si tramutasse in servizi alla persona sempre più rapidi ed efficienti da parte di chi gestisce e ha anche responsabilità di governo.