Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Capri, c’è l’impegno dell’Asl per l’ospedale
Il dg Forlenza riceve primi cittadini e associazioni. De Martino: vigileremo
NAPOLI Vertice in direzione Asl, sindaci a muso duro per salvare l’ospedale Capilupi. All’incontro di ieri mattina, convocato dal direttore generale dell’Asl Napoli 1, Mario Forlenza, i primi cittadini dei due comuni isolani sono stati supportati da una delegazione di cittadini guidata dal direttivo del comitato civico Art. 32. Alla fine si è concordato di istituire un tavolo tecnico composto da Asl, Regione e Comuni - che avrà il compito di verificare che le promesse siano mantenute. A cominciare dalla riapertura della sala operatoria per l’attività di day surgery, dalla riattivazione degli ambulatori (in primis cardiologia e radiologia) e dei lavori di ristrutturazione del nosocomio caprese per i quali Forlenza ha annunciato l’avvio a stretto giro con una spesa di un milione e mezzo di euro. Al centro del discorso anche il servizio salvavita di elisoccorso con le rassicurazioni della dottoressa Barresi che ha garantito l’impegno della Regione. Tiepida la reazione del sindaco di Capri a margine del meeting. «Abbiamo denunciato le criticità del Capilupi – ha commentato De Martino - l’impegno dell’Asl ad assumere immediate iniziative per affrontare i temi dibattuti ci impone di prestare la massima attenzione. Possiamo dichiararci solo parzialmente soddisfatti perché solamente la verifica del rispetto degli impegni assunti ci potrà garantire che, questa volta, il nostro ospedale sia preso nella necessaria considerazione. In caso contrario ha concluso De Martino - non potremo essere responsabili di ulteriori azioni della collettività». L’asso nella manica dei sindaci resta tuttavia una delibera di giunta regionale che prevede una maggiore tutela della sanità sulle isole, frutto di un accordo tra Regione Campania e Ancim. «I risultati per ora sono pochi ma il risvolto giuridico è enorme ha detto il consigliere alla Sanità, Paolo Falco – il documento prevede, tra le altre cose, la permanenza dei ginecologi, dei pediatri e la presenza del day surgery. In pratica ne sancisce la assoluta necessità e quindi è un baluardo verso eventuali tentativi di ridimensionamento».