Corriere del Mezzogiorno (Campania)
GALLERIA TOLEDO DA SHAKESPEARE AI MOTUS
Longevo presidio di innovazione ai Quartieri Spagnoli, il teatro diretto da Laura Angiulli e Rosario Squillace riparte con «La dodicesima notte» Tornano i capostipiti Di Majo, in programma Socìetas e Fanny & Alexander
Socìetas (Raffaello Sanzio), Fanny & Alexander, Motus, Silvia Calderoni, teatro cinese, riscoperte d’antan come i fratelli Di Majo e ancora tante autoproduzioni di tema elisabettiano, più musica e cinema d’essai.
Chi cerca la vivacità della postavanguardia e il gusto per la ricerca, sa che potrà trovarli a Galleria Toledo. La sala di via Concezione a Montecalvario non rinuncia alla propria missione, ed evitando di competere con altri spazi su linee non proprie, dà vita a una stagione nel segno di un’identità costruita negli anni da Laura Angiulli e Rosario Squillace. A partire dal 21 novembre con il debutto de «La dodicesima notte» una delle commedie sugli scambi di ruolo più intense di Shakespeare, che la stessa Angiulli dirige affidandola alla sua compagnia con Paolo Aguzzi, Agostino Chiummariello, Michele Danubio, Alessandra D’Elia, Luciano Dell’Aglio, Michele Maccagno, Gennaro Maresca, Vittorio Passaro e Caterina Pontrandolfo. Spettacolo che sarà in scena in tre tranche, fino al 25, e poi dal 26 dicembre e dal 3 gennaio. Ancora teatro inglese, stavolta con Marlowe, di cui la regista napoletana affronta dal 30 lo struggente «Edoardo II», con Luca Saccoia e Massimo Verdastro. Il 14 dicembre ci sarà invece «Il veleno del teatro» di Rodolf Sirera per la regia di Emilio Lerici, cui seguirà dal 9 gennaio la ripresa de «Il mercante di Venezia» di Shakespeare, altra tappa britannica di Angiulli & co. Dal 24 una delle novità più curiose della stagione, il recupero di due testi drammatici di inizio ‘900, «Buscie…» e «Notte», dei due fratelli Di Majo, Gaspare e Oscar, capostipiti di una famiglia di teatranti resi celebri dalle successive commedie di Gaetano. L’adattamento e la regia sono di Tonino Di Ronza, in scena Rosalba Di Girolamo e uno degli eredi, Oscarino Di Majo. Ancora il Bardo di Stratford l’8 febbraio con «La Bisbetica domata» con Federica Ajello e Alessandra D’Elia, regia di Laura Angiulli. Mentre a marzo Pierpaolo Sepe dirigerà «Abitare la battaglia (le conseguenze del Macbeth)» di Elettra Capuano, e Fanny & Alexander daranno vita al letterario «Da parte loro nessuna domanda imbarazzante», ispirato all’«Amica geniale» di Elena Ferrante. Il 27 e 28 aprile l’atteso ritorno della Socìetas con «Il regno, profondo. Perché sei qui?» di e con Claudia Castellucci e Chiara Guidi, e il 7 maggio quello dei Motus con «Mdlsx» con Silvia Calderoni e la sua riflessione sulle identità di genere. Ancora a maggio «Terra di rosa – U cantu ca vi cantu» di Tiziana Vaccaro, vincitricedi «Stazioni d’emergenza» ’17 e la rassegna «La Cina in scena» con film e spettacoli. Da stabilire la data invece del ritorno dello straordinario «Braci» con Renato Carpentieri e Stefano Jotti. Infine film con gli «Incontri d’autore» a cura di Francesco Notarangelo e i 5 concerti della rassegna «Songs» realizzata con BeQuiet.