Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Napoli, Gassmann cittadino onorario
Delibera di de Magistris. E lui su twitter: «È la città del mio cuore»
«Napoli, Gassmann cittadino onorario. Che dire, non soltanto un grande onore per me, ma una condivisione profonda di umanità». Alessandro Gassmann commenta in tempo reale su Twitter la decisione della giunta del Comune di Napoli che ieri ha stabilito il conferimento della cittadinanza.
«Io sarà cittadino onorario di Napoli, e Napoli è città onoraria nel mio cuore» ha concluso così il suo cinguettio l’artista che ha appena riposto — per pochissimo — gli abiti del commissario Giuseppe Lojacono, uno dei protagonisti dei Bastardi di Pizzofalcone, fiction da record tratta dai romanzi di Maurizio de Giovanni per la prima serata di Rai Uno (conclusa la sua seconda serie si prepara alla terza). E se ti chiami Lojacono, sia pure per fiction, prima o poi napoletano lo diventi davvero.
Ieri a palazzo San Giacomo l’approvazione della delibera con la quale a Gassmann «attore, regista, conduttore, doppiatore, viene conferita la cittadinanza onoraria, quale pubblico attestato dei sentimenti di amicizia, stima, ammirazione ed affetto della Città di Napoli».
La cerimonia ufficiale di conferimento si terrà lunedì 17 dicembre. Nell’atto vengono ripercorse le fasi più importanti della carriera dell’attore che «è sempre più impegnato in ruoli che coinvolgono la nostra città. Tra questi, spicca quello ne “I bastardi di Pizzofalcone”, arrivato alla seconda serie, tratto dai romanzi del grande autore napoletano, Maurizio De Giovanni. Non solo, ma anche la regia teatrale del famoso cultmovie di Elia Kazan “Fronte del porto”, rappresentato al Bellini con una trasposizione agli inizi degli anni ‘80, nel porto della Napoli post-terremoto, in preda ai conflitti camorristici dell’epoca; o altri progetti, tra i quali una messa in scena de “Il silenzio grande”, sempre di De Giovanni, in programma al prossimo Teatro Festival».
Non solo. «Alessandro Gas- smann, per “I bastardi” ha girato scene per molti mesi a Napoli e ha avuto, così, modo di conoscere meglio una città che, ha dichiarato, “in questo momento, mi sembra la più viva d’Italia”».
Dal canto suo, Gassmann si è sempre sentito adottato da Napoli «una città esente dalla depressione che, invece, caratterizza questo periodo della nostra vita culturale, sociale e politica. Napoli è vivacissima con un’infinità di eventi culturali e una ricchezza teatrale che altrove se la sognano, per le sale che, in controtendenza, continuano ad aprire con energia e per energie creative e di qualità».
Nella delibera de Magistris ricorda con quanta acutezza l’artista abbia analizzato la città: «Abituata, da sempre, a vivere nella crisi, in questi momenti è più attrezzata a ribaltare in positivo le tante difficoltà. Se dovessi scegliere dove vivere, lo farei senz’altro qui. E, poi, perfino il centro storico oggi è più pulito che a Roma, un fatto senza precedenti».