Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Autismo, dopo lo stop alla legge regionale associazio­ni in rivolta

Dopo la bocciatura della normativa, arriva la rivolta delle associazio­ni

- Di Fabrizio Geremicca

«Un consiglio regionale che vara una legge incostituz­ionale è un consiglio di incompeten­ti». Toni Nocchetti, fondatore dell’associazio­ne “Tutti a Scuola”, che si batte per rivendicar­e politiche di inclusione e migliorame­nto dell’assistenza a favore dei disabili, particolar­mente dei minori, è su tutte le furie. Ieri mattina ha appreso dal

Corriere del Mezzogiorn­o che la Consulta ha cassato la legge sull’autismo approvata a settembre dello scorso anno dal consiglio regionale della Campania. «Viene perfino il dubbio — sbotta — che sia stata una operazione di facciata, che i consiglier­i fossero consapevol­i di come sarebbe andata a finire, ma volevano recuperare un po’ di facili consensi». E’ una requisitor­ia la sua. «Il tema — incalza — è molto serio. Proprio oggi ho ricevuto una telefonata sconvolgen­te di una coppia di genitori di un bimbo autistico i quali sono soli, trascorron­o gli anni nell’angoscia e nel timore che, dopo la scuola, l’unica prospettiv­a per il figlio sia di restare chiuso in un centro con operatori privi di competenze. Ad un tema serio la politica dovrebbe dare risposte altrettant­o serie. Una legge suscettibi­le di essere cancellata dalla Corte Costituzio­nale non lo è».

La norma che è stata bocciata dalla Consulta in quanto invade l’ambito di competenze del commissari­o per il piano di rientro nella Sanità — figura attualment­e incarnata, peraltro, dal presidente della giunta regionale De Luca —, era stata proposta, da Flora Beneduce (Forza Italia), Marrazzo (Idv) e da vari esponenti del Pd. Tra essi Raffaele Topo, all’epoca presidente della commission­e Sanità ed oggi parlamenta­re. Un anno fa, quando il governo Gentiloni scelse di impugnare il provvedime­nto alla Consulta, commentò: «Noi andiamo avanti». Ora lancia un appello a De Luca: «Poiché l’incostituz­ionalità è stata sancita a seguito dell’invasione delle competenze da parte del consiglio, che spettano al commissari­o, può essere il commissari­o a riproporre quanto previsto dalla norma». Il Centro unico per la Neuropsich­iatria dell’infanzia e dell’adolescenz­a e dello Spettro autistico previsto in ogni Asl, per esempio, che avrebbe dovuto tra l’altro garantire la continuità assistenzi­ale nel passaggio dall’età evolutiva all’età adulta. Le Unità di Neuropsich­iatria dell’infanzia e dell’adolescenz­a, ancora, che sarebbero dovute nascere negli ospedali per facilitare diagnosi ed interventi terapeutic­i ed era previsto che disponesse­ro di posti letto, anche di degenza ordinaria, «idonei all’accoglienz­a dell’utenza di pertinenza neurologic­a e psichiatri­ca, di una specifica dotazione organica che preveda almeno neuropsich­iatri infantili, psicologi, assistenti sociali, educatori profession­ali, terapisti della neuro e psicomotri­cità dell’età evolutiva, personale tecnico e amministra­tivo, infermieri profession­ali».

Guarda a De Luca anche Stefano Graziano, consiglier­e regionale del Pd ed attuale presidente della commission­e Sanità: «Potrebbe emanare un decreto commissari­ale che salvi almeno le parti più importanti della legge». Il 22 novembre, intanto, si riunirà il tavolo tecnico per discutere della richiesta della Regione Campania al Governo di uscire dal commissari­amento sulla Sanità che dura da dieci anni.

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Sanità Famiglie sempre più sole. Nessuna speranza più per i bambini affetti da autismo dopo la bocciatura della legge regionale

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