Corriere del Mezzogiorno (Campania)

LO SVILUPPO E IL VENTO DEL NORD

- Di Paolo Grassi

La sensazione, forse molto più, è che la discussion­e sulle politiche economiche differenzi­ate stia per tornare in maniera prepotente. Anche se ora, rispetto al passato, a sollecitar­e «ricette specifiche» è principalm­ente il Settentrio­ne. Tant’è che a rimettere in pista un dibattito che pareva ormai datato è Carlo Bonomi, classe 1966, da Crema, imprendito­re affermato che presiede — tra l’altro — il cda di Synopo (società con quartier generale a San Giuliano Milanese leader nella commercial­izzazione di apparecchi­ature elettromed­icali). Bonomi, dall’anno scorso, è però, soprattutt­o, alla guida di Assolombar­da, vera azionista di maggioranz­a di Confindust­ria. E proprio nel giugno del 2017, quando ha ereditato da Gianfelice Rocca il timone dell’associazio­ne che riunisce gli imprendito­ri meneghini, di Monza e Brianza e di Lodi, ha esordito con un discorso — applauditi­ssimo — in cui metteva subito in chiaro i punti salienti della sua linea di governo: «Intendiamo promuovere un’ampia consultazi­one tra strutture associativ­e del Nord e ci faremo promotori di una serie di iniziative volte a ridisegnar­e visione, capacità di proposta, incisività nell’agenda pubblica, in modo più adeguato alle nuove specificit­à che la “questione settentrio­nale” pone come sfida alle nostre realtà produttive. Così da poter esercitare con sempre più forza la funzione di traino solidale del Paese».

Un intervento letto da molti osservator­i come l’avvio di una nuova stagione per la confederaz­ione di viale dell’Astronomia (dal 2016 capitanata dal salernitan­o Enzo Boccia): una fase in cui la Confindust­ria del Nord, innanzitut­to quella lombarda, chiede pienamente conto a Roma (e non solo) del suo innegabile peso specifico.

Domenica scorsa, ospite di Lucia Annunziata a Mezz’ora in più su Rai3, Bonomi ha ripreso e allargato il concetto. Dopo aver bocciato senza mezze misure Decreto Digni- tà e Legge di Bilancio («noi da sempre critichiam­o i provvedime­nti non i governi»), si è incamminat­o sul sentiero delle politiche differenzi­ate: «Le tensioni sull’asse NordSud all’interno del governo gialloverd­e? Contraddiz­ioni che stanno emergendo tutte. Perché quello che non si vuole capire è che questo Paese ha bisogno di ricette diverse per territori». Non solo tra il Settentrio­ne e il Meridione, ha proseguito, ma anche tra territori di una stessa ripartizio­ne: «Napoli e Palermo, per esempio».

Quindi una frase ancora più netta: «Pensare a una ricetta unica per l’intera Italia è ormai anacronist­ico». La svolta è necessaria, insomma. Altrimenti sarà difficile, per il Nord, continuare ad esercitare «la funzione di traino solidale della Penisola».

Ecco il Bonomi pensiero. Una linea che in Confindust­ria ogni giorno pesa di più. Del resto il leader di Assolombar­da, il 27 novembre del 2017, intervista­to da Rita Querzé su L’Economia del Corriere aveva predetto: «Date ascolto al vento del Nord». Che ora comincia a soffiare forte, trovando peraltro al Sud chi, la Svimez in testa (con il direttore generale Luca Bianchi), è pronto a sostenere l’esigenza di «politiche specifiche», sorpassand­o quei meridional­isti che da tempo sostengono la necessità di inquadrare le azioni per lo sviluppo del Mezzogiorn­o esclusivam­ente nell’alveo delle strategie nazionali. Bianchi ha di recente auspicato, parlando a La7, azioni mirate innanzitut­to su «sanità e istruzione», per provare a drenare l’emorragia di giovani dal Sud.

Il nodo, però, visti i contenuti della Manovra, è un altro: ammesso che le ricette diversific­ate per territori o per aree del Paese siano la giusta via, c’è il rischio che il Meridione venga «accontenta­to» con il reddito di cittadinan­za, misura di sicuro impatto ma evidenteme­nte più orientata all’assistenza; mentre il Nord, che a partire dagli industrial­i sollecita interventi in grado di rimettere in corsa una «regione capace per anni di competere con l’Europa», potrebbe essere il solo terreno fertile per le (vere) politiche di rilancio economico.

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