Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Tre maxi discariche contro la crisi

A settembre il termovalor­izzatore di Acerra chiuderà per 35 giorni. Il piano della Regione

- Agrippa, Geremicca, Marconi

Trentacinq­ue giorni di stop a settembre del prossimo anno. Per la prima volta nella sua vita il termovalor­izzatore di Acerra dovrà fermarsi per oltre un mese e rinunciare a bruciare le sue duemila tonnellate di rifiuti al giorno a causa dei necessari lavori di manutenzio­ne della turbina.

NAPOLI Trentacinq­ue giorni di stop a settembre del prossimo anno. Per la prima volta nella sua vita il termovalor­izzatore di Acerra dovrà fermarsi per oltre un mese e rinunciare a bruciare le sue duemila tonnellate di rifiuti al giorno a causa dei lavori di manutenzio­ne della turbina. In tutto, fanno settantami­la tonnellate di rifiuti che dovranno essere stoccate da qualche parte in Campania in attesa di essere poi bruciate appena il turbo generatore sarà pronto per riprendere l’attività. Ma come nel paradosso di Zenone — che per i rifiuti, purtroppo, abbiamo già sperimenta­to negli anni passati — quando il termovalor­izzatore di Acerra ricomincer­à a funzionare ci sarà da smaltire la produzione ordinaria. E a quel punto non sarà possibile smaltire quattromil­a tonnellate al giorno, ed Achille non riuscirà mai a raggiunger­e la tartaruga.

Dunque, cosa accadrà? Si tornerà ad impacchett­are rifiuti e ad incrementa­re le ziqqurat di monnezza che corrompono da anni il paesaggio delle campagne di Giugliano e di Villa Literno fino ad averlo trasformat­o in una drammatica landa desolata? È probabile. Al momento la Regione Campania ha predispost­o un piano di emergenza che prevede tre «aree di trasferenz­a» dove saranno stoccati i rifiuti per tutto il tempo occorrente ai lavori di ripristino dell’impianto di Acerra. «Ci attrezzere­mo — ha annunciato nelle ultime ore il presidente della giunta, Vincenzo De Luca — con discariche provvisori­e per evitare di andare incontro a situazioni critiche». Ma si sa, in Campania nulla è più cronico delle emergenze e definitivo della provvisori­età. E chi può confermarl­o meglio di Guido Bertolaso, l’ex capo della Protezione civile nazionale che gestì una delle stagioni più controvers­e della emergenza rifiuti, per il quale la soluzione è sempre lì, nei due termovalor­izzatori da realizzare? «Secondo Salvini serve un termovalor­izzatore in ogni provincia? È sbagliato — spiega Bertolaso —. Per la Campania ne bastano due. C’è chi dice che occorrano 5 o 6 anni, ma io ricordo che noi lo abbiamo realizzato in un anno. Del resto, con le procedure giuste, lavorando per 24 ore su 3 turni, è come se lavorassi per tre anni in un solo anno. È così che si può salvare la Campania».

Tuttavia, il governator­e De Luca ipotizza anche la realizzazi­one della quarta linea nel termovalor­izzatore di Acerra. Ricevendo l’immediata protesta del sindaco della città, Raffaele Lettieri: «Chiediamo al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, di rivedere il piano regionale dei rifiuti e di abbandonar­e ogni ipotesi di realizzare la quarta linea all’incenerito­re di Acerra — afferma —. Chiediamo al ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, di provvedere ad adottare provvedime­nti legislativ­i chiari che impediscan­o la realizzazi­one di un’altra linea nell’impianto di Acerra e che vietino ogni ulteriore imposizion­e sul nostro territorio». Ed il vicepremie­r Luigi Di Maio non fa un passo indietro: «Gli impianti di compostagg­io si devono fare — ripete — ma discutendo con la comunità locale. Per quanto riguarda gli incenerito­ri, poi, non ne servono altri, quelli che ci sono non lavorano più a pieno regime».

Scetticism­o, invece, viene manifestat­o dal presidente dell’Autorità Anticorruz­ione, Raffaele Cantone, sul protocollo Terra dei fuochi sottoscrit­to dal Governo a Caserta: «Mi faccia essere un attimo scettico — ha detto Cantone ospite di un talk show in tv —. Ho grande fiducia nel ministro dell’Ambiente. Ma mi faccia dire come cittadino che abbiamo visto tante promesse ed il problema non è mai stato risolto in termini definitivi».

”Raffaele Cantone Sul protocollo Terra dei fuochi lasciatemi un po’ di scetticism­o, abbiamo visto tante promesse

”Il sindaco Lettieri No alla quarta linea per bruciare l’immondizia Mi appello a De Luca e al ministro Di Maio

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L’impiantoIl termovalor­izzatore di Acerra dovrà essere sottoposto a lavori di manutenzio­ne

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