Corriere del Mezzogiorno (Campania)
I grillini: bocciato il piano ospedaliero La Regione: falso
Pareri diametralmente opposti sull’esito del tavolo sugli adempimenti trimestrali Il movimento attacca con Ciarambino, l’ente minimizza: sono semplici prescrizioni
NAPOLI «Bocciato il piano ospedaliero di De Luca», «non è vero, solo schermaglia politica». È chiaro ormai da tempo che c’è un fronte aperto tra Movimento 5 Stelle e Vincenzo De Luca sulla sanità. Anzi sui risultati della sanità campana. Ieri s’è tenuta l’ennesima riunione del tavolo tecnico (presso il ministero dell’Economia) «sugli adempimenti trimestrali della sanità campana». Tavolo concluso con «semplici prescrizioni» secondo Palazzo Santa Lucia, con «una sonora bocciatura» per i grillini.
In quella sede, questa la nota della Regione, il governatore «ha riproposto formalmente la richiesta di deroga relativa ai punti nascita della Campania e ha annunciato che la proposta della Regione andrà oltre. Proporremo nella redazione finale del piano ospedaliero un rilevante aumento di Dea di I Livello». Tra questi anche Polla, Sapri e Sarno. È stata inoltre ribadita il mantenimento del pronto soccorso a Sant’Agata dei Goti. «La versione conclusiva del piano ospedaliero —
La richiesta Il governatore ha avanzato la proposta di deroga dei punti nascita della Campania
sempre la nota — sarà elaborata dagli uffici della direzione salute della Regione e inviata a Roma entro una settimana, al fine di ottenere l’approvazione definitiva entro dicembre. Questo consentirà di non bloccare i programmi relativi alle assunzioni di personale e di procedere a ulteriori stabilizzazioni di personale precario. De Luca ha sollecitato anche il rapido sblocco del programma di edilizia ospedaliera relativa all’articolo 20, al di là dei grandi progetti, per consentire a decine di strutture ospedaliere di intervenire in tempi immediati». Quanto ai Lea (ai livelli di assistenza) Santa Lucia precisa che «è stato certificato che nel 2017 è stato compiuto un vero e proprio salto in avanti nei livelli di assistenza. Da 106 punti nel 2015 la Campania ha raggiunto i 152 punti nel 2017. La Regione ha ribadito la propria richiesta, già formalizzata la scorsa estate, di fuoriuscita dal piano di rientro e di approvazione entro dicembre del piano triennale di accompagnamento previsto per le Regioni che fuoriescono dal commissariamento».
Quanto ai Lea gli standard devono raggiungere almeno quota 160. Ed è una dei nodi cui fa riferimento invece la consigliera 5Stelle Valeria Ciarambino: «Questa mattina al tavolo nazionale del ministero dell’Economia il piano di De Luca è stato bocciato senza appello. Bocciato sui Lea, ancora sotto i livelli di sufficienza, bocciato sul piano degli interventi di ammodernamento strutturale e tecnologico delle strutture sanitarie, che resta sospeso in attesa di una programmazione coerente e studi di fattibilità. Dietro le dichiarazioni entusiastiche di De Luca si nasconde un’altra verità. Ovvero, che il suo piano è stato rispedito al mittente, con la prescrizione di ripresentarlo entro una settimana». Effettivamente sarà ripresentato tra una settimana, è lo stesso governatore a dirlo. «Se c’è una cosa che, grazie alle nostre denunce e ai nostri atti istituzionali, siamo convinti di poter salvare dal disastro della sua programmazione è il Polo materno Infantile, il cui provvedimento di delocalizzazione dall’Ospedale del Mare non è ammissibile, in quanto contrasterebbe con la classificazione del presidio a Dea di II livello — termina Ciarambino —. Così come siamo certi di essere riusciti, grazie alle nostre battaglie alla testa dei cittadini, a salvare il pronto soccorso dell’ospedale di Sant’Agata, che non potrà mai essere smantellato».
Ciarambino Al ministero dell’Economia il lavoro di De Luca è stato bocciato senza appello
Coscioni Le loro sono interpretazioni destituite di ogni fondamento È falsa schermaglia politica, sterile
Per Enrico Coscioni, consigliere del presidente per la sanità, si tratta di «interpretazioni sulla riunione che sono completamente destituite di fondamento, sono pura sterile e falsa nei contenuti schermaglia politica».