Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Mille persone per «CasaCorriere» nell’Abazia di San Lorenzo ad Aversa
L’evento Stilisti, art designer, imprenditori e giovani talenti per la penultima tappa 2018
Circa mille persone hanno partecipato ieri pomeriggio, ad Aversa, alla quinta tappa di CasaCorriere dedicata a moda e design.
La soddisfazione per la NAPOLI decisione della Corte dei conti di sospendere il blocco della cassa, in attesa di un pronunciamento della Consulta, ha l’effetto di una scossa su de Magistris che ora vede davanti a sé la strada in discesa. «La decisione delle Sezioni Riunite della Corte dei Conti ci apre a uno scenario molto più luminoso e ci consente di liberare risorse che ci avevano costretto a tenere vincolate in modo assolutamente ingiusto e antigiuridico», spiega il sindaco. Ma è quando dice genericamente che «tra Natale e la Befana speriamo di risolvere molti problemi» che si intuisce che c’è dell’altro che tiene col fiato sospeso il sindaco. Cosa? È l’accordo preso con il Movimento Cinquestelle per l’ok ad una norma per Napoli che cancelli la sanzione di 84,5 milioni, che è l’equivalente della cifra non iscritta in bilancio costata al Comune la «multa» decisa dalla Corte dei conti. Sanzione che può essere annullata solo con una legge. Quale? La legge di bilancio. Che a quanto pare sarà rivista e che, comunque, deve ancora avere il via libera del Senato. È questa la cornice all’interno della quale dovrebbe esser inserita la norma «salva-Napoli» che per lo Stato è a «saldo zero», con una dicitura del tipo: «Si dichiara neutralizzato la sanzione e i suoi effetti relativi al provvedimento... eccetera...».
Su questo, il sindaco ed i suoi stretti collaboratori lavorano da tempo; e su questo c’è un’intesa politica, atteso che il M5s ha a cuore le sorti del Comune di Torino che, come Napoli, ha una situazione analogamente molto critica. In tal senso, però, il sindaco ostenta sicurezza: «La sanzione va tolta — dice — tanto più se è acclarato che la responsabilità non è la nostra ma dello Stato».
Al Comune di Napoli attendono questo provvedimento come la manna dal cielo. Perché in quel caso si risolverebbe a catena non solo un problema di cassa ma, anche, la querelle dello scorrimento delle graduatorie degli idonei al concorsone del 2010, che senza una nuova proroga governativa scadrà alla fine di dicembre prossimo.
Per ora, la giunta, grazie al decreto Sicurezza di Salvini, darà in queste ore il via libera per l’assunzione di 106 vigili urbani per 24 mesi. Ma è sui 534 idonei, di diversi profili, che si concentra l’attenzione del Comune che potrebbe procedere con assunzioni a tempo indeterminato. Perché la drastica riduzione di organico sta rendendo davvero impossibile garantire i servizi essenziali. E per capire la portata del problema, in presenza di un blocco del turn over, basta vedere i numeri: alla fine del 2018 saranno 752 le persone che andranno in pensione alle quali si aggiungeranno altre 609 unità nel 2019. «Ciò — spiega il direttore generale, Attilio Auricchio — non conoscendo ancora quale sarà l’impatto di un eventuale “quota 100” a cui sta lavorando il governo e che, si sa, è rivolta principalmente al pubblico impiego».