Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Mastella: il record? Tutto merito dei portinai sanniti
«Che mossa folkloristica
NAPOLI e barocca, quel litigio del governo su inceneritori sì e no. Incomprensibile ai più. La verità è una sola, non possiamo continuare a mandare rifiuti in giro per il mondo». Eccolo il sindaco del comune più riciclone della Campania, Clemente Mastella. Primo cittadino, fieramente sannita, «ché è tutto frutto della nostra cultura contadina».
Come si arriva al 66 per cento di differenziata senza impianti?
«Una cosa è l’educazione dei cittadini. Altra cosa è il fatto che come tutti spediamo i rifiuti fuori perché mancano siti. Si devono costruire questi benedetti impianti di compostaggio? Bene bisogna avere il coraggio e trovare il modo di costruirli».
Anche Benevento ne dovrà ospitare uno.
«E capisco che ogni sindaco e comunità dica: non lo voglio vicino casa. La Regione dovrebbe svolgere il ruolo a lei riconosciuto dalla Costituzione, di regista e trovare l’intesa con le comunità locali per realizzarli».
Diciamo pure che è più facile pulire Benevento piuttosto che Napoli?
«Non è questione di grandezza, perché Milano fa bene la differenziata, è pulita ed è una metropoli».
Allora qual è la ricetta?
«La sa la storia dei portinai?».
Dei portinai?
«Lo sa i portinai dei palazzi bene di Napoli da dove venivano?».
Da Benevento?
«Esatto. Finché c’erano loro a guardia dei palazzi la strada era pulita. È la cultura contadina. Se io, sindaco, vedo un pezzo di carta a terra, mi abbasso e lo raccolgo. Abbiamo un senso di proprietà quasi più forte di quella verghiana. Per cui consideriamo la città, la strada, come la nostra casa».
Insomma la differenziata è tutto merito dei cittadini e della cultura contadina?
«Di una triangolazione fortunata tra amministrazione, azienda che si occupa dei rifiuti e cittadini. Mi inorgoglisce questo primato. Anche per un altro motivo».
Quale?
«Quella vena un po’ pavona dei borghesi napoletani impatta con la generosità periferica e rurale sannita».
Come funziona la differenziata a Benevento?
«Un semplice porta a porta».
C’è un sistema di premialità per i cittadini modello?
«No».
Spendete soldi?
«Siamo un comune in dissesto. La differenziata si può fare anche senza soldi. E poi con me la Corte dei conti sarà anche meno benevola che con Napoli o Roma. Sa i piccoli comuni soffrono sempre di più. Eppure le grandi città dovrebbero guardare di più a noi. Perché, sa che le dico, l’anno prossimo altro che 66 per cento, puntiamo molto più in alto».
Non le conviene dare numeri.
«Altri li danno meglio di me».
Che mossa folkloristica e barocca quel litigio del governo su inceneritori sì e no