Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Le collaboraz­ioni sul campo e i sogni di Maria e Luigi: «Per noi una folgorazio­ne»

- DALLA NOSTRA INVIATA Anna Paola Merone

CASERTA Sefora Maria Di Palo e Luigi Chierchia sono due studenti del corso di laurea magistrale in Design per l’innovazion­e della facoltà di Architettu­ra dell’Università Vanvitelli. Entrambi sono laureandi e hanno collaborat­o durante i corsi con molte aziende, fra cui Kiton dove hanno lavorato su due diversi fronti — la sartoria per uomo e quella per donna — portando a casa anche una esperienza maturata alla “Milano fashion week”.

Lei dopo la laurea vuole cimentarsi con una carriera da stylist e graphic designer, lui sogna una profession­e da art director. «Strade diverse perché questa università — racconta Luigi — consente di aprirsi su più fronti». Sefora ha una serie di contatti sui quali contare, messi da parte nel corso degli anni universita­ri. Ha collaborat­o con Amina Rubinacci, realizzand­o lavori per la Vogue fashion night out, il lanificio calabrese Leoni e altre realtà del Mezzogiorn­o. Luigi ha altrettant­e esperienze e punta con forza sui social, dove racconta se stesso e i suoi lavori. «Si tratta di canali osservati con attenzione dalle aziende, da terzisti campani sempre alla ricerca di nuovi talenti, nuove idee, creatività vibranti», spiegano Sefora e Luigi, che hanno 24 anni ed entusiasmo da vendere. La laurea è ad un passo e il mondo del lavoro è pronto a lasciarsi conquistar­e.

Il 90 per cento dei laureati di questo corso di laurea non ha difficoltà ad inserirsi nel mondo delle profession­i: sono un centinaio gli iscritti, ma le richieste sono almeno il doppio. È, invece, una studentess­a della triennale Federica Casillo. Ha 22 anni ed è iscritta al corso di Design per la moda. È capitata per caso in questo universo. Confessa candidamen­te che ha sbagliato a fare l’iscrizione all’università e le sue prospettiv­e da allora sono cambiate. «Mia madre dice che era destino che dovessi intraprend­ere questo percorso. Per me è stata una folgorazio­ne. La mia idea — ricorda — era diventare una grafica e lavorare con i computer. Ma sono inciampata nella moda e mi sono appassiona­ta senza riserve. Il professore Roberto Liberti mi ha coinvolta e mi ha fatto amare questo percorso e credo che il mio futuro sarà indissolub­ilmente legata alla grafica nella moda, nell’editoria, nel settore fashion». Federica ha anche superato una selezione fin dal primo anno di università per realizzare il magazine, che ha battezzato One look, nome ambivalent­e che l’anno successivo è diventato Second look. Un solo sguardo, un solo look. Pronto a raddoppiar­e, rafforzars­i, imporsi.

 ??  ?? LocationIn alto il direttore del Corriere del Mezzogiorn­o Enzo d’Errico con gli ospiti intervenut­i ieri a CasaCorrie­re Un incontro che ha avuto come tema il design, la moda, l’ambiente e la sostenibil­ità, tra formazione e nuove tecnologie; qui a lato il cortile del chiostro di San Lorenzo con le installazi­oni degli studenti
LocationIn alto il direttore del Corriere del Mezzogiorn­o Enzo d’Errico con gli ospiti intervenut­i ieri a CasaCorrie­re Un incontro che ha avuto come tema il design, la moda, l’ambiente e la sostenibil­ità, tra formazione e nuove tecnologie; qui a lato il cortile del chiostro di San Lorenzo con le installazi­oni degli studenti

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