Corriere del Mezzogiorno (Campania)

L’assist di Ancelotti «Mi piacerebbe allenare Cavani»

Il tecnico azzurro: sui cori razzisti se accadrà a Bergamo chiederò di fermare la partita

- Ciro Troise

Lo spessore del curriculum

NAPOLI e delle esperienze vissute all’estero consegna ad Ancelotti un peso specifico rilevante che sta sfruttando per condurre la sua battaglia culturale contro il clima pesante che si respira negli stadi italiani.

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss, Ancelotti ha realizzato un appello ai tifosi del Napoli: «Abbiamo bisogno del loro sostegno, non devono perdere energie per insultare gli avversari».

La battaglia per importare in Italia l’atmosfera più serena che si vive all’estero s’intreccia con il disagio già espresso dopo la partita contro la Juventus per i cori razzisti ascoltati negli stadi: «Se saremo insultati ci sono delle regole e le faremo rispettare, in caso di cori razzisti a Bergamo chiederemo la sospension­e della partita». Lo stop al match non sarebbe una novità assoluta per il Napoli, l’arbitro Irrati fermò Lazio-Napoli all’Olimpico per gli ululati nei confronti di Koulibaly e a Genova, lo scorso 13 maggio, su richiesta di Sarri al quarto uomo, Gavillucci fermò SampdoriaN­apoli proprio per i cori razzisti. Il rapporto tra Ancelotti e Napoli si fa sempre più intenso, non solo per la causa sportiva ma anche per il fascino della città che lo incanta: «Non c’è bisogno dell’elicottero per ammirare il golfo, lo faccio tutte le mattine. Avendo vissuto a Londra, Parigi, Madrid, Monaco di Baviera capisco quanto è bella Napoli, mi auguro di restarci a lungoi». Non solo la città, il feeguidata ling è forte anche con la società e De Laurentiis: «Il presidente ed io siamo innamorati, siamo sempre d’andati d’accordo ma è come il mio sopraccigl­io, è incontroll­abile». Un rapporto intenso con cui condivider­e anche i sogni, come riportare Cavani al Napoli: «Mi piace allenare giocatori forti, ne ho avuti tanti, Cavani ancora no, mai dire mai. Mi sarebbe piaciuto anche lavorare con Maradona, è stato il calciatore più difficile da affrontare ma anche il più corretto», così si è espresso Ancelotti sulla suggestion­e che scalda i cuori dei tifosi azzurri dalla scorsa estate. Il mercato non porta solo a Cavani ma anche ad altre idee su livelli differenti come per esempio il difensore del Tolosa Todibo: «Un buon giocatore, un profilo interessan­te, abbiamo una struttura molto attenta, dal direttore sportivo Giuntoli». Il centrale francese ha un contratto «stagiaire», non ancora da profession­ista, il Napoli sta provando a farsi rispettare nella giungla dei club concorrent­i attraverso i buoni rapporti con il manager Bruno Satin, che gestisce anche gli interessi di Malcuit. L’attualità è il campionato, la stagione che riparte dopo la sosta: «Inizia una fase fondamenta­le, passare il turno in Champions League sarebbe un grandissim­o risultato, anche accorciare sulla Juventus. Lo scudetto è un sogno, non un’utopia, siamo partiti bene, si può fare meglio, potremo fare un bilancio alla fine del girone d’andata».

De Laurentiis ed io siamo innamorati, ma è come il mio sopraccigl­io: incontroll­abile

Lo scudetto è un sogno, non un’utopia Come tale è raggiungib­ile siamo partiti bene, si può fare meglio

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Il tecnico Carlo Ancelotti a tutto tondo sulle frequenze della radio ufficiale del Napoli Domenica sfiderà il Chievo

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