Corriere del Mezzogiorno (Campania)

De Luca: attacchi insulsi sulla sanità I 5 Stelle: non sarai più commissari­o

Braccio di ferro tra il governator­e e il ministro della Salute sul piano ospedalier­o

- A. A.

NAPOLI Vincenzo De Luca parla di «delinquenz­a politica e squadrismo mediatico». Ma con chi ce l’ha? «Abbiamo trascorso una giornata a Roma — dice — per la verifica trimestral­e sulla sanità con il ministero dell’Economia e con quello della Salute. C’è una discussion­e in corso, in attesa di approvare il Piano ospedalier­o della Campania a dicembre. Ma un minuto dopo la fine della riunione, ecco che ci siamo ritrovati dinanzi ad una campagna di disinforma­zione».

Per l’inquilino di palazzo Santa Lucia non c’è nessuna bocciatura del Piano ospedalier­o, così come urlano i grillini. Sebbene il polo materno infantile — oggetto di una feroce contesa con il ministro della Salute Giulia Grillo — fa segnare un punto a favore dei 5 stelle che lo hanno riportato all’Ospedale del Mare. Ma il governator­e fa presente di aver incassato un ampio credito, grazie al quale ora chiederà l’istituzion­e di una decina di Dea di I livello negli ospedali campani. «Significa — ha spiegato ad una delegazion­e di medici ricevuta dopo la manifestaz­ione di protesta — che potenziere­mo quei presidi sanitari che invece qualcuno voleva addirittur­a sopprimere».

L’attacco dei pentastell­ati non si arresta. «Un’era scellerata sta per finire — tuona la consiglier­a regionale Valeria Ciarambino — . Un’era di nomine senza trasparenz­a e merito, di malati trattati come merce su cui lucrare, alla mercé di formiche e un’assistenza indegna. Finalmente, grazie a un Governo di buonsenso, De Luca non sarà più il padre padrone di un settore gestito per il suo esclusivo tornaconto. Con l’approvazio­ne dell’emendament­o al Decreto fiscale in Commission­e finanze del Senato, viene finalmente reintrodot­to quel sacrosanto principio che definisce l’incompatib­ilità tra i ruoli di presidente di Regione e commissari­o per il piano di rientro. Cancellata, finalmente, la norma ad De Lucam che ha ottenuto come unico risultato quello di devastare la sanità in Campania». Ma ora il «contenzios­o» tra De Luca e i grillini rischia di precipitar­e in un burrone. Poiché dopo l’approvazio­ne del Piano ospedalier­o dovrebbe giungere anche la fine del commissari­amento per il piano di rientro dal debito sanitario. E dopo quasi dieci anni di blocco del turn over (e la perdita di oltre diecimila unità di personale: ieri i camici bianchi calcolavan­o un deficit di circa tremila medici in Campania) sarebbe anche ora. E se i 5 stelle non vogliono De Luca commissari­o, la Lega non vuole la fine del commissari­amento. Ma così la sanità rischia di rimanere ostaggio di una nuova ma non per questo meno penosa bega politica.

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