Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Black Friday, assalto ai negozi Ma all’Us Navy scatta lo sciopero
Proteste dei lavoratori a Gricignano. «Assunti solo gli americani»
Da una parte la base Us
NAPOLI Navy, dall’altra i dipendenti italiani dei due supermercati all’interno della struttura. Ieri, giorno del Black Friday, si aspettavano migliaia di acquirenti. Ma nella base di Gricignano i lavoratori hanno scioperato per protestare contro il comando americano. «Qui ci sentiamo stranieri a casa nostra, intervenga il prefetto», ha detto Gennaro Di Micco, segretario generale della Cisl Fisascat. E così, a differenza di altri centri commerciali campani, il Black Friday ha avuto un successo a metà.
Italiani contro americani. Una battaglia sindacale che va avanti da mesi. Ieri l’astensione del lavoro è stata proclamata dai sindacati Cisl-Fisascat e Uiltucs. Contestano le carenze di organico tra i dipendenti, le assunzioni definite illegittime e le condotte, considerate antisindacali, da parte dei vertici dell’installazione a stelle e strisce; l’agitazione ha riguardato anche la base di Capodichino. In totale, nelle due basi, lavorano 1300 italiani.
Per tutta la giornata, ieri, fuori alla base casertana hanno manifestato contro il comando americano alcune centinaia di dipendenti in sitin, molti sono arrivati anche da Napoli, mentre all’interno i due supermercati Navex e Deca, che ieri avrebbero dovuto «festeggiare» il Black Friday con svendite su tutti i prodotti, gli addetti hanno lavorato a scartamento ridotto.
«Nei due supermercati - ha spiegato il segretario generale della Cisl-Fisascat Campania, Gennaro Di Micco - mancano all’appello almeno 150 unità, mai sostituite in questi anni, e ciò crea condizioni di superlavoro per i dipendenti, costretti a svolgere tutte le mansioni che vengono loro richieste. Qui ci sentiamo stranieri in casa nostra, intervenga il prefetto». Lo sciopero proclamato ieri ha riguardato tutti i turni dalle 6 alle 18 ed ha seguito quello dei lavoratori del settore pompieri che protestarono per tre giorni, tra il 6 e l’8 novembre scorsi, a Capodichino.
«Entrambi gli scioperi si sarebbero potuti evitare - ha aggiunto non senza polemica Gennaro Di Micco - se i vertici americani avessero attivato la prevista procedura di raffreddamento, convocando l’apposita commissione. Ma la loro gestione delle relazioni sindacali è sempre più difforme rispetto al contratto di lavoro per i 4300 addetti delle Basi Usa in Italia, che ricordo è stato sottoscritto appena un mese fa a Napoli». In alcune circostanze i vertici della base hanno sostenuto di avere perdite economiche, perciò non sono in grado di aumentare l’organico nei supermercati. «Noi abbiamo sempre detto che non si tratta di supermercati, ma di negozi che erogano un servizio», ha ancora affermato il segretario generale della Cisl Fisascat.
Inoltre nel mirino delle organizzazioni sindacali sono finite anche le assunzioni fatte di recente. «Vengono assunti cittadini americani - ha sottolineato Gennaro Di Micco - in posizioni di lavoro riservate agli italiane, in difformità degli accordi Sofa (Statuto dei Militari e del personale civile) e della legge italiana. Alla base Usa di Aviano c’è il medesimo problema ed è incorso anche un’indagine» .
Nella stessa area, in occasione del Black Friday, migliaia di persone hanno preso d’assalto i centri commerciali Outlet La Reggia e Centro Campania di Marcianise. Lunghe code di auto per tutta la mattinata all’uscita dell’autostrada Caserta Sud e sulla provinciale Maddaloni-Marcianise. Tutti a caccia degli sconti garantiti con il Black Friday. Anche a Napoli, soprattutto al Vomero, Via Toledo e a Chiaia, in migliaia si sono recati nei negozi. Ma niente ressa come nel Casertano.
Di Micco Cisl Fisascat Ci sentiamo stranieri a casa nostra, intervenga il prefetto