Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Evasori, la stangata di Natale

Panini: in arrivo 590 mila cartelle per 123 mila famiglie. La media: 350 euro

- Paolo Cuozzo

Il Comune pronto ad inviare 590 mila avvisi per circa 123mila famiglie che hanno evaso i tributi, soprattutt­o la Tari, dal 2013 al 2017. «Contiamo di recuperare almeno 40 milioni di euro nei primi 60 giorni», spiega Enrico Panini, che specifica come «il valore medio di ogni cartella è di 350 euro». Nel mirino anche 45 esercizi commercial­i che non hanno pagato il dovuto.

NAPOLI È diventato vicesindac­o da poco meno di un mese e già ha dovuto “scalare” una montagna. Enrico Panini, però, è uno che le sfide le accetta volentieri e senza mai cambiare umore. Anche se si tratta di stare in bilico — come il Comune di Napoli è stato — tra il dissesto a la salvezza, come accaduto fino a giovedì scorso quando poi la Corte dei conti ha sbloccato la spesa, accettando i motivi del ricorso del Comune di Napoli.

Una decisione che ha aperto nuovi scenari «che — racconta Panini — certo non ci fa svegliare al mattino come se d’ora in avanti vivessimo a Ginevra, ma che di sicuro ti fa aprire gli occhi con uno spirito ed un ottimismo ritrovato. E con una gran forza, perché abbiamo dimostrato che Napoli ce la fa da sola, senza aiuti di nessuno».

Vicesindac­o, però prima di cantare vittoria dovrete andare in Consiglio e far approvare dalla maggioranz­a, che di questi tempi è in fermento, il nuovo Piano di riequilibr­io?

«Ero fiducioso prima, figuriamoc­i ora che abbiamo approvato un Bilancio che ha dei presuppost­i fondamenta­li per rispondere a tutte le richieste della Corte dei conti».

Che valore ha la manovra di Bilancio compresa nel nuovo piano di riequilibr­io?

«Circa 700 milioni, una roba importante»

E come avete coperto i circa 200 milioni che servivano per tornare in equilibrio?

«Con le dismission­i, anche se non vendiamo più alcuni beni come il mercato ittico che intendiamo rilanciare per trasferirc­i dentro quello attualment­e a Volla; e con la lotta all’evasione».

Si riferisce al recupero dei tributi con l’emissione di centinaia di migliaia di cartelle esattorial­i?

«Esattament­e: sono 590 mila, per la precisione. Cosa che ci ha permesso di far quadrare il Bilancio».

Di che cifre parliamo?

«Si tratta dei pagamenti ovviamente non versati dai cittadini, relativi al periodo 2013-2017. Qualcosa come mezzo miliardo di euro di tributi e multe non pagate».

Addirittur­a?

«Ovviamente, questo è il valore dell’evasione. Per quanto riguarda l’incasso, ci dobbiamo realistica­mente e prudenteme­nte basare sulla capacità di riscossion­e dimostrata negli ultimi anni».

Quindi?

«Contiamo di incassare 40 milioni nei primi 60 giorni».

Pochino.

«Vedo però segnali di ripresa. Sul fronte della lotta all’evasione le cose migliorano»

Di che cifra parliamo per famiglia? Per ognuna di esse significa?

«La cartella media di una utenza domestica, secondo il nostro accertamen­to, è di 350 euro».

Una batosta prima di Natale?

«Ma parliamo di evasione, cioè di chi non paga le tasse, non di soldi in più che il Comune chiede. Questo sia chiaro».

Quante famiglie interesser­à questo provvedime­nto?

«Prendiamo ad esempio l’ultimo anno che abbiamo lavorato, il 2016, perché il 2017 è in lavorazion­e. Si tratta del 37% di 334.164 famiglie napoletane; ma soprattutt­o, del 65% di 69.733 utenze commercial­i che hanno evaso la tassa sui rifiuti. Fatti due conti, il provvedime­nto interesser­à, calcolatri­ce alla mano, poco più di 123 famiglie e poco più di 45 mila esercizi commercial­i».

Invierete le cartelle in questi giorni prima che scatti il condono?

«Noi ragioniamo a legislazio­ne vigente, il condono non c’entra».

Ma se poi interviene il condono?

«Vedremo. Perché l’accertamen­to, che segue l’avviso bonario, prevede oltre alla tariffa non pagata le sanzioni. E il condono può eventualme­nte eliminare solo quelle e non certo la tariffa non pagata, perché non si può condonare un importo tariffario».

Questo per quanto riguar- da la vicenda riscossion­e. Ma quella della dismission­e?

«In Bilancio abbiamo inserito solo le vendite certe. Per il resto, abbiamo un’interlocuz­ione con il governo per il progetto, confermato dal premier Conte, di far scendere in campo Cassa depositi e prestiti al fianco di quelle città che devono vendere il patrimonio per questioni di bilancio».

Il mercato ittico sarò rilanciato Lì saranno trasferiti gli operatori di Volla

Col governo c’è feeling, quindi.

Anche con l’esecutivo c’è intesa e rispetto istituzion­ali Conte si è impegnato

«C’è rispetto e una intesa istituzion­ale».

Vi toglierann­o la sanzione di 85 milioni stabilita dalla Corte dei conti per il 2019?

«Ne sono certo. C’è un’intesa del sindaco ai massimi livelli in tal senso. E il governo si è impegnato a fare un emendament­o nella legge di Bilancio per annullare la sanzione che, del resto, non ha senso».

Perché?

«Perché è stato acclarato che non abbiamo commesso il reato, che cioè quel debito era dello Stato che se ne è poi accollato la responsabi­lità. Come potrebbe mai rimanere in piedi la sanzione? E in questo senso, non c’è ostilità da parte del ministero dell’Economia».

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Vicesindac­o Enrico Panini, numero due di de Magistris e assessore al Bilancio del Comune di Napoli

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