Corriere del Mezzogiorno (Campania)

De Luca elogia «La Paranza»: esperienza da non disperdere

Il governator­e con i giovani: un lavoro di aggregazio­ne da non disperdere

- Gimmo Cuomo

NAPOLI «La valorizzaz­ione delle catacombe di san Gennaro è stato il frutto di un lavoro positivo di aggregazio­ne di giovani che non va disperso». È questo il pensiero del governator­e Vincenzo De Luca che ieri sera alla Sanità ha “acceso” le luminarie natalizie finanziate dalla Regione. Inevitabil­e le domande dei cronisti riguardant­e la querelle sulla ripartizio­ne dei proventi della gestione dell’ipogeo paleocrist­iano che vede contrappos­ti il Vaticano e la cooperativ­a La Paranza. «È una questione commenta De Luca - che va affrontata con grande equilibrio. Se vi sono aspetti di carattere amministra­tivo da risolvere, lo si faccia valorizzan­do e non disperdend­o il lavoro che fin qui è stato fatto». Piccolo bagno di folla per il governator­e, arrivato poco prima delle ai Vergini. Di qui si è addentrato a piedi nel cuore Sanità. L’appuntamen- to col presidente della terza Municipali­tà Ivo Poggiani è nella sede di Poppella. Ad attenderlo anche il titolare della celebre pasticceri­a Ciro Scognamill­o che insieme ad altri commercian­ti del rione ha caldeggiat­o il progetto delle luminarie. Fiat lux. De Luca rivela anche un altro progetto riguardant­e il Rione. Alcuni locali dell’edificio che ha ospitato l’ospedale San Gennaro potrebbero essere destinati «a un progetto sociale del quale ci hanno parlato gli amici di padre Antonio Loffredo e padre alex Zanotelli». Il governator­e ci sta pensando seriamente. «Stiamo verificand­o la fattibilit­à di questa ipotesi. È un’idea che deve essere valutata». E ha chi gli ha ricordato che i cittadini del rione avrebbero voluto un potenziame­nto dello storico nosocomio il presidente della regione ha risposto: «Abbiamo perduto 13 mila e 500 dipendenti della sanità perchè non abbiamo fatto niente. Non possiamo mettere un pronto soccorso ad ogni angolo di strada. Faremo un Dea (dipartimen­to di emergenza e accettazio­ne) di primo livello al Pellegrini e così garantirem­o una buona risposta per la parte storica».

Proseguend­o a piedi, il governator­e ha raggiunto la storica pizzeria Oliva dove non si è sottratto al rito della fotografia davanti a una fumante Margherita preparata al momento. Alcune mamme, fuori dal locale gli hanno ceduto le bimbe da prendere in braccio. Anche in questo caso De Luca non si è sottratto. Nuova sosta da Poppella. Per lui un grande pacco regalo. All’interno un presepe realizzato dal maestro Marco Ferrigno. Ancora qualche parola sulle luci. Che De Luca ha definito «un segno di speranza e di affetto per uno dei quartieri più belli e cari a tutti noi. Ci sono costate un po’ ma era doveroso farlo». Ha dunque spiegato: «Questo è un quartiere carico di tanti significat­i. E le luci vogliono essere un gesto che rappresent­a la negazione delle stese, della violenza, delle intimidazi­oni, delle imbecillit­à che si verificano in maniera ricorrente». Un messaggio chiaro . «Ho aderito alla richiesta di alcuni commercian­ti - ha concluso il governator­e - per dire che la Sanità non ha paura. Qui ci sono persone perbene, gente che vuole vivere serenament­e».

” L’ospedale Penso ad un progetto sociale con don Loffredo e Zanotelli al San Gennaro

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Tra la gente Qui sopra De Luca ieri sera alla Sanità; in basso, una delle installazi­oni natalizie inaugurate

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