Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Merito d’«Alfredo»
Nella trattoria di Poggioreale eccellente pasta e patate e parmigiana da manuale
«Alfredo» era da un po’ di tempo nella lista dei locali da visitare. In settimana, visto che ero capitato in zona per impegni personali, ho deciso finalmente di provarlo. Me lo aveva consigliato una collega, auspicando una mia visita, come al solito, non preannunziata. Devo ringraziarla, perché mi ha offerto l’opportunità di conoscere una trattoria molto seria, da inserire certamente nella mia ideale top 10 della città di Napoli. Due ambienti, la sala interna è già addobbata per le feste di Natale. Arredi essenziali, qualche orpello folk, ma sui tavoli ci sono tovaglia e coprimacchia in tessuto. Si sceglie dal menu, che ingloba le proposte classiche, poi, ci sono i fuori carta che cambiano di volta in volta. In ogni caso, prima dei piatti scelti, arriva in tavola un’ottima polpetta bianca che rappresenta il paradigma dell’autenticità della proposta. Test riuscito per i fritti, dorati e asciutti sia la mozzarella in carrozza che il crocchè di patate. «La parmigiana (1) non la provate? La facciamo solo il mercoledì e il giovedì». La cortese signora che si occupa del servizio ci invoglia all’assaggio. Il classico dei classici, che a Napoli si spinge oltre il limite della stagionalità, risulta davvero sorprendente: compatta, e morbida allo stesso tempo, senza doratura, senza eccessi untuosi o sapidi che spesso finiscono con mortificare il popolare “pasticcio” di melanzane. La pasta e patate è disponibile sia nella versione classica
(2), sia in quella neoclassica con la provola. Scegliete pure la prima: preparata espresso, al dente, cremosa, tra le migliori in circolazione. Piccola caduta, invece, sui mezzanelli allardiati. Che, d’accordo, per definizione non sono un piatto light, ma in questo caso sono penalizzati da un po’ di grasso in eccesso. L’arista di maiale alla pizzaiola è morbida, sfoglioso lo stoccafisso nel tegamino con pomodoro e olive (3). Casalingo il dolce con le pere.