Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Sfiduciato il sindaco 5 Stelle di Avellino
Dopo appena cinque mesi dalla sua elezione, il primo sindaco a 5 Stelle di Avellino è stato sfiduciato. Vincenzo Ciampi è stato costretto alle dimissioni dal consiglio comunale.
La mozione, sottoscritta da 19 consiglieri, ha ottenuto 23 voti a favore, 6 contrari e 2 astenuti. L’esperienza del sindaco del Movimento 5 Stelle si è esaurita esattamente nel giro di cinque mesi. Il 24 giugno, nel turno di ballottaggio, Ciampi prevalse su Nello Pizza, candidato del centrosinistra, coalizione che nel primo turno, il 10 di giugno, aveva conquistato la maggioranza dei seggi. Il voto di sfiducia ha concluso un dibattito durato sette ore nel quale l'appello del sindaco a rimandare il voto di sfiducia dopo quello sulla dichiarazione di dissesto del Comune, non ha trovato riscontro. Nelle prossime ore, il prefetto di Avellino, Maria Tirone, nominerà il commissario per la gestione ordinaria. Il comune di Avellino tornerà al voto nel mese di maggio del prossimo anno.
Esultano le opposizioni. Per l’europarlamentare di Forza Italia Fulvio Martusciello «la scelta di sfiduciare il sindaco dimostra che ad Avellino c’è una classe dirigente che ha preferito la battaglia politica alla poltrona. Anche i Verdi irpini rivendicano la sfiducia: «Tra la convenienza elettorale ed il bene della città, abbiamo scelto di stare come sempre dalla parte degli avellinesi ha dichiarato Gianluca Festa».
Il sindaco dimissionario Ciampi accusa invece i suoi oppositori: «Non siete per nulla credibili con questa sfiducia, cari consiglieri comunali. La città saprà giudicarvi, saprà giudicare il vostro comportamento scellerato ed irriguardoso, saprà giudicare la vostra irresponsabilità nei confronti di essa. La vostra sfiducia è solo e soltanto un atto politico, frutto innanzitutto di una ritorsione di chi ha maldigerito l’esito del voto, di chi pensava di sedersi in poltrona per continuare a fare i propri interessi».