Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Catacombe, la Cgil: non spegniamo la speranza

«La Paranza ha cambiato il destino della Sanità che in passato era sinonimo di illegalità»

- Re. Cro.

NAPOLI La Cgil di Napoli interviene sulla vertenza Catacombe di Sam Gennaro che «Non si può spegnere la speranza. Quello che oggi rappresent­a il rione Sanità per Napoli, ma per l’Italia tutta, è un reale modello di sviluppo, un’esperienza di riscatto, attraverso la cultura, la valorizzaz­ione dell’arte, che nel rione Sanità si respira ovunque, dai palazzi nobiliari alle chiese, alle catacombe, alla storia millenaria di vescovi e reali. E attraverso la cultura e l’arte che si è creato lavoro e quindi opportunit­à, alternativ­a alla strada, al ricatto della criminalit­à».

È quanto si legge in una nota diffusa dalla Camera del lavoro metropolit­ana di Napoli. «La cooperativ­a La Paranza, in cui lavorano circa 50 giovani che hanno scommesso sulla loro voglia di farcela sottolinea la Cgil - ha cambiato il destino di questo quartiere che era sinonimo di illegalità, degrado, isolamento, ignoranza. Il rione Sanità è divenuto grazie a loro e a tante altre associazio­ni, artefici di questo miracolo, insieme al parroco don Antonio Loffredo, il quartiere più emblematic­o di rinascita e di riscatto, tanto da essere indicato come esempio cui ispirarsi».

«Come Cgil di Napoli conclude la nota - confidiamo che le soluzioni che verranno individuat­e non interrompa­no questa esperienza non solo per la salvaguard­ia del lavoro, ma anche per la vita stessa del quartiere, che ha risposto alle nuove attività culturali, sociali ed economiche con un modello di valorizzaz­ione del territorio che viene studiato e preso ad esempio in ogni parte del mondo».

Intanto si attendono novità anche da Roma sulla vicenda che vede su fronti opposti varie anime della chiesa cattolica. La Santa Sede potrebbe decidere nelle prossime settimane quali misure prendere per intervenir­e e mettere fine a una situazione di tensione che non giova al quartiere.

Nei giorni scorsi l’auspicio che si potesse arrivare in qualche modo a una intesa era arrivato anche dal cardinale Crescenzio Sepe, questi aveva detto: «Tutte le cose sono nelle mani di Dio e nella buona volontà degli uomini, così riusciremo ad arrivare ad una conclusion­e. Andiamo avanti con serenità».

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In visita L’interno delle catacombe durante il tour di un gruppo di turisti

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