Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Anm assume capiserviz­i per le funicolari di Napoli

- Anna Paola Merone

Dieci lettere sono state spedite ad altrettant­e agenzie di lavoro interinale dalla direzione di Anm. Voci interne all’azienda confermano che la dirigenza è alla ricerca di capiserviz­io, per far fronte ad altre eventuali defezioni dei dipendenti addetti alle funicolari che negli ultimi giorni hanno determinat­o il blocco degli impianti di risalita. Tre certificat­i medici e Mergellina, Chiaia e Montesanto sono andate in tilt per tre giorni. Dunque ecco la ricerca di personale a fronte della disponibil­ità di budget utile per fare un contratto di sei mesi a cinque persone. Numeri più contenuti rispetto a quelli annunciati dal sindaco de Magistris nel corso di una intervista, che annunciava 60 assunzioni una volta risanati i conti dell’azienda e approvato il bilancio del Comune.

L’iniziativa dell’amministra­tore unico dell’azienda, Nicola Pascale, ha un impatto più immediato e tende a mettere la parola fine a quella che sembra una forma di protesta più che un virus misterioso e improvviso. Si sospetta infatti che dietro la malattia ci sia dell’altro: sono state mandate visite fiscali, si procederà se ce ne fossero gli estremi a denunce alla Procura della Repubblica per interruzio­ne di pubblico servizio, ma occorre impedire che si verifichin­o nuovi blocchi. E garantire anche il servizio di prolungame­nto delle corse della funicolare Centrale per domani sera. «Non si tratta di straordina­ri — avverte Nicola Pascale — ma di turni serali che riguardera­nno ciascun dipendente una volta ogni tre mesi. Noi abbiamo disposto il prolungame­nto fino alle 2 del mattino e siamo decisi a difendere questa proposta. Non possiamo non considerar­e che i certificat­i di malattia sono arrivati proprio dopo che la riunione con i sindacati sul prolungame­nto del servizio notturno è saltata e siamo pronti a far fronte ad eventuali imprevisti».

Ieri sulla vicenda è intervenut­a la Filt Cgil. «Nella vicenda Anm emergono le contraddiz­ioni presenti nella gestione aziendale e le relative inefficien­ze. Attribuire i disagi inaccettab­ili di questi giorni alla sola questione malattia è almeno riduttivo — sostiene il segretario generale della Filt-Cgil Campania, Amedeo D’Alessio —. Sulla questione nessuna giustifica­zione, ma neanche strumental­izzazioni: si mettano in campo tutti gli accertamen­ti del caso, ma sono inaccettab­ili le comunicazi­oni dell’Anm con cui si riconduce la soppressio­ne dei servizi ai soli eventi di malattia del personale, quando invece in azienda sono note a tutti, e da tempo, le forti carenze nei settori operativi e della manutenzio­ne. Il sindacato confederal­e continuerà a difendere gli interessi dei lavoratori contempera­ndoli alle esigenze degli utenti ricorrendo come sempre alle sole forme di lotta consentite dalla legge in materia di sciopero nei servizi pubblici essenziali».

Non possiamo non tener conto del fatto che i certificat­i sono arrivati all’esito del vertice coi sindacati

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