Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Appuntamento a Pizzofalcone Ma facciamo che l’orgoglio si trasformi in proposte serie
Caro direttore, domenica mattina alle 9,30 ci diamo appuntamento al Monte Echia. Con un passaparola spontaneo e deciso tra gli abitanti del quartiere di Pizzofalcone. Il promontorio roccioso dove è nata Parthenope, sopra l’isola di Megaride, nelle cui grotte abitavano gli uomini sin dalla preistoria, da troppi anni regno dell’incuria e del degrado. Eppure capace di suscitare emozioni ed ammirazione in tutta Italia con i bastardi di Pizzofalcone. Panorami mozzafiato e vicoli stretti, bassi e residenze nobiliari, piccoli camorristi ed intellettuali che convivono da secoli in un equilibrio precario eppure eterno. La Monte di Dio descritta nel suo omonimo libro da Erri De Luca in fondo è ancora lì, sempre la stessa, la parte più antica ed autentica di Napoli.
Sarebbe bello se da qui potesse ripartire un moto di orgoglio. I lavori fermi da vent’anni dell’ascensore che dovrebbe congiungere la collina con Santa Lucia forse ripartono. Le auto abbandonate forse vengono finalmente rimosse. Gli abitanti silenziosi sembra abbiano voglia di parlare. Di farsi sentire, di essere una voce. Chi ci sarà sulla collina incantata ed abbandonata domenica mattina a far si che questa voce sia forte? Solo gli intellettuali ed i borghesi del quartiere o anche il popolo? Solo i cittadini di Monte di Dio o anche di altri quartieri? Riuscirà il neocostituito “Comitato cittadino per la salvaguardia e la valorizzazione del Monte Echia” ad “adottare”, cosi come si propone, il Monte Echia? E cosa vuol dire “adottare” ? Se l’obiettivo è sistemare un’aiuola, fissare una panchina, finanziare il restauro di un monumento, si tratterebbe di un bel gesto, ma insufficiente. Le associazioni in città spuntano come funghi, anche quando non piove, in tutti i quartieri, al centro come in periferia. Un tessuto fitto, spontaneo, vivo. Senza un regista eppure con un filo conduttore occulto. Senza connotazioni e contaminazioni partitiche, eppure con un alto profilo civico e politico. La speranza è che la città riscopra le “montagnelle” di Echia e che Pizzofalcone riscopra l’orgoglio. Perché la protesta e l’indignazione non bastano. Per sconfiggere il degrado e L’oblio è indispensabile che l’orgoglio determini una proposta.