Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Provava la pistola per Capodanno, ferì un 14enne
Dopo un anno di indagini arrestato a Parete un agricoltore. Sparò anche contro un furgone
NAPOLI Stava sparando ad altezza d’uomo per provare la pistola in vista dei festeggiamenti di fine anno e un proiettile raggiunse alla testa Luigi, un ragazzo di 14 anni che camminava nel centro di Parete insieme con gli amici. A poco meno di un anno dal drammatico incidente che scosse l’Italia, i carabinieri hanno arrestato l’uomo ritenuto responsabile dello sparo: si tratta di Vincenzo Russo, un agricoltore di 35 anni, proprietario di un fondo non distante dal luogo in cui si accasciò il ragazzo. I sospetti erano caduti su di lui dal primo momento, ma alla Procura di Napoli Nord, guidata da Francesco Greco, è stato necessario del tempo per acquisire i risultati della complessa perizia balistica in base ai quali il gip Barbara del Pizzo ha emesso l’ordinanza cautelare. I reati ipotizzati sono tentativo di omicidio, lesioni gravissime, porto abusivo di arma da fuoco e spari in luogo pubblico. Nonostante i numerosi appelli a costituirsi rivolti in questi mesi al responsabile del ferimento dai familiari di Luigi e dagli appartenenti alle forze dell’ordine, Russo ha sempre evitato di farlo.
Il ferimento dell’adolescente risale alla vigilia di Natale dello scorso anno e fu ripreso dalle telecamere di sicurezza di un bar del piccolo centro in provincia di Caserta. Russo custodiva illegalmente la pistola calibro 9 per 21, peraltro mai ritrovata, che con ogni probabilità aveva già utilizzato altre volte nel fondo agricolo. Quella mattina, secondo la ricostruzione dei carabinieri, esplose tre proiettili: uno andò a vuoto, un altro colpì un furgone di passaggio e andò a conficcarsi in un palo della luce, il terzo raggiunse alla testa lo sfortunato Luigi. Nel video si vede il ragazzo accasciarsi all’improvviso in avanti, mentre gli amici osservano attoniti.
Per molto tempo le condizioni dell’adolescente rimasero gravissime. Per fortuna, però, gli sforzi dei medici e le terapie alle quali è stato sottoposto hanno dato i loro frutti: Luigi si è ripreso quasi del tutto ed è in grado di parlare e camminare normalmente. Dopo l’arresto, i genitori del ragazzo hanno voluto ringraziare il comandante dei carabinieri di Aversa, Donato D’Amato, e il pm Vittoria Petronella, che ha seguito direttamente gli sviluppi delle indagini.