Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Rubinetti chiusi, disagi e proteste in quattro Comuni
NAPOLI Scuole chiuse, Protezione civile allertata, autobotti inviate nei centri abitati. Da giovedì quattro comuni del Vesuviano sono senza acqua per la rottura — pare causata da una ditta che stava effettuando lavori alla rete elettrica — alla condotta regionale sulla tratta San Clemente-Cercola, nel territorio di Pomigliano d’Arco, nei pressi del Parco Sirio in via Nazionale delle Puglie.
E così da due giorni sono completamente privi d’acqua sia Pomigliano d’Arco che Volla, ma anche a Casalnuovo di Napoli si registra uno stop sull’intero territorio comunale ad esclusione di via Napoli e traverse, via San Marco e traverse, Corso Umberto e traverse, via Arcora (tratto compreso tra via Napoli e Piazza Mafalda). A Cercola sono interessate dalla mancanza d’acqua alcune strade: via Matilde Serao, via Aldo Moro, via Don Minzoni, via Nuova Caravita, viale Del Progresso, via Della Corte, via Caruso, via Toscanini, via Vittorio Emanuele, via Madonna Delle Grazie, via Giuseppe Verdi, via Tavernelle. In un primo momento la “Gori” aveva comunicato che in 24 ore avrebbe effettuato la riparazione, ma con il trascorrere delle ore ci si è resi conto che il tempo necessario per poter concludere i lavori erano ben più lunghi. E così anche stamattina i comuni interessati sono praticamente a secco.
«Nella prima mattinata — ha fatto sapere la Gori — saranno eseguite le manovre di riapertura della condotta oggetto dei lavori ed il ripristino definitivo del servizio avverrà presumibilmente per le 13 di venerdì 30 novembre. Nei quattro comuni la Gori ha attivato servizi di autobotti e fontanine per alleviare i disagi». E così per il secondo giorno consecutivo nei comuni interessati i sindaci hanno dovuto firmare un ulteriore ordinanza di chiusura delle scuole per ragioni igienico-sanitarie.