Corriere del Mezzogiorno (Campania)
L’influenza è alle porte, pediatri presi d’assalto «Ambulatori da rafforzare»
La richiesta dei medici: «Operativi nei giorni di festa»
NAPOLI Sono centinaia, tra Napoli e provincia, i bambini che in queste settimane stanno facendo i conti con virosi respiratorie e forme “similinfluenzali” a causa di un’epidemia che quest’anno «si sta rivelando più insidiosa del previsto». A mettere in guardia i genitori sono i pediatri di famiglia Fimp, chiamati ad un superlavoro per rispondere alle emergenze che si vanno moltiplicando.
Antonio D’Avino, vicepresidente nazione della Federazione italiana medici pediatri, spiega che ci si aspettava «un aumento dei casi, anche perché di questi tempi è fisiologico». Tuttavia, ammette, «si registrano più complicanze di quel che si sarebbe potuto credere in un primo momento». A parlare sono i numeri: in media ciascun pediatra di famiglia è chiamato a tenere il ritmo di circa 50 visite ambulatoriali al giorno. Visite alle quali si aggiungono decine di chiamate per assistenza da parte di genitori preoccupati. Per i pediatri è a questo punto necessario discutere seriamente di modifiche sostanziali nell’organizzazione del sistema delle cure primarie pediatriche. «La risposta — dice D’Avino — è il potenziamento del territorio» e la proposta della Fimp Napoli è quella di attivare, anche in fase sperimentale, dei presidi territoriali di continuità dell’assistenza dei bambini, nelle giornate festive e prefestive. «Ambulatori nei quali potrebbero prestare servizio giovani pediatri in attesa di impiego o pediatri territoriali su base volontaria».
Una misura che aiuterebbe ad evitare il sovraffollamento dei pronto soccorso ospedalieri attraverso il sistema di filtro che verrebbe garantito dai pediatri di famiglia. L’invito ai genitori, in caso di qualche linea di febbre, è invece quello di non correre subito al pronto. «Si rischia — conclude il medico — che il piccoli entrino in contatto con virus o batteri potenzialmente pericolosi». Per quel che riguarda gli adulti, non c’è ancora alcun allarme per l’influenza di stagione. Ma in questo caso sono i medici di famiglia della Fimmg Napoli a lanciare un appello, affinché i napoletani facciano prevenzione. Che, tradotto, significa scegliere di vaccinarsi. I medici di famiglia Corrado Calamaro e Luigi Sparano (vertici della Fimmg Napoli) parlano di un aumento di quelle che si definiscono forme “parainfluenzali”. E anche se al Cardarelli la situazione è ancora tranquilla (l’ospedale del Vomero è quello che ogni anno subisce un vero e proprio assalto a causa dell’influenza) il timore è che presto le cose possano cambiare.
Per invitare i cittadini a vaccinarsi, Ordine dei medici e Asl hanno anche realizzato una clip che in questo giorni è in onda sul circuito Video Metrò e che vede protagonista proprio il medico Corrado Calamaro. «Il vaccino — spiega — contiene quest’anno una nuova variante antigenica di sottotipo H3N2 e una nuova variante antigenica di tipo B. Il consiglio che posso dare a tutti è quello di sottoporsi con celerità all’iniezione. Molto presto circa 5 milioni italiani saranno costretti a letto, per non parlare dei casi legati ad altre forme determinate da diversi virus respiratori».
D’Avino
Pensiamo a strutture nei quali potrebbero prestare servizio giovani specialisti in attesa di impiego o pediatri territoriali su base volontaria