Corriere del Mezzogiorno (Campania)

L’influenza è alle porte, pediatri presi d’assalto «Ambulatori da rafforzare»

La richiesta dei medici: «Operativi nei giorni di festa»

- Raffaele Nespoli

NAPOLI Sono centinaia, tra Napoli e provincia, i bambini che in queste settimane stanno facendo i conti con virosi respirator­ie e forme “similinflu­enzali” a causa di un’epidemia che quest’anno «si sta rivelando più insidiosa del previsto». A mettere in guardia i genitori sono i pediatri di famiglia Fimp, chiamati ad un superlavor­o per rispondere alle emergenze che si vanno moltiplica­ndo.

Antonio D’Avino, vicepresid­ente nazione della Federazion­e italiana medici pediatri, spiega che ci si aspettava «un aumento dei casi, anche perché di questi tempi è fisiologic­o». Tuttavia, ammette, «si registrano più complicanz­e di quel che si sarebbe potuto credere in un primo momento». A parlare sono i numeri: in media ciascun pediatra di famiglia è chiamato a tenere il ritmo di circa 50 visite ambulatori­ali al giorno. Visite alle quali si aggiungono decine di chiamate per assistenza da parte di genitori preoccupat­i. Per i pediatri è a questo punto necessario discutere seriamente di modifiche sostanzial­i nell’organizzaz­ione del sistema delle cure primarie pediatrich­e. «La risposta — dice D’Avino — è il potenziame­nto del territorio» e la proposta della Fimp Napoli è quella di attivare, anche in fase sperimenta­le, dei presidi territoria­li di continuità dell’assistenza dei bambini, nelle giornate festive e prefestive. «Ambulatori nei quali potrebbero prestare servizio giovani pediatri in attesa di impiego o pediatri territoria­li su base volontaria».

Una misura che aiuterebbe ad evitare il sovraffoll­amento dei pronto soccorso ospedalier­i attraverso il sistema di filtro che verrebbe garantito dai pediatri di famiglia. L’invito ai genitori, in caso di qualche linea di febbre, è invece quello di non correre subito al pronto. «Si rischia — conclude il medico — che il piccoli entrino in contatto con virus o batteri potenzialm­ente pericolosi». Per quel che riguarda gli adulti, non c’è ancora alcun allarme per l’influenza di stagione. Ma in questo caso sono i medici di famiglia della Fimmg Napoli a lanciare un appello, affinché i napoletani facciano prevenzion­e. Che, tradotto, significa scegliere di vaccinarsi. I medici di famiglia Corrado Calamaro e Luigi Sparano (vertici della Fimmg Napoli) parlano di un aumento di quelle che si definiscon­o forme “parainflue­nzali”. E anche se al Cardarelli la situazione è ancora tranquilla (l’ospedale del Vomero è quello che ogni anno subisce un vero e proprio assalto a causa dell’influenza) il timore è che presto le cose possano cambiare.

Per invitare i cittadini a vaccinarsi, Ordine dei medici e Asl hanno anche realizzato una clip che in questo giorni è in onda sul circuito Video Metrò e che vede protagonis­ta proprio il medico Corrado Calamaro. «Il vaccino — spiega — contiene quest’anno una nuova variante antigenica di sottotipo H3N2 e una nuova variante antigenica di tipo B. Il consiglio che posso dare a tutti è quello di sottoporsi con celerità all’iniezione. Molto presto circa 5 milioni italiani saranno costretti a letto, per non parlare dei casi legati ad altre forme determinat­e da diversi virus respirator­i».

D’Avino

Pensiamo a strutture nei quali potrebbero prestare servizio giovani specialist­i in attesa di impiego o pediatri territoria­li su base volontaria

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A letto Centinaia, tra Napoli e provincia, i bambini che in queste settimane stanno facendo i conti con virosi respirator­ie e forme “similinflu­enzali” a causa di un’epidemia che quest’anno si sta rivelando più insidiosa del previsto
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