Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Dentro il mito di Caruso
Nel locale di Sorrento cucina solida e gustosa Non perdete i tubettoni cozze e patate
Sorrento a cavallo tra autunno e inverno. Dove mangiare? Tra i pochi indirizzi affidabili, quello del Caruso è una solida certezza. Ristorante museo non solo per definizione della proprietà, ma perché effettivamente raccoglie preziose testimonianze di ogni genere (dalle foto agli articoli dei giornali e i preziosi dischi a 78 giri) dello straordinario tenore che a Sorrento trascorse l’ultima stagione della sua breve vita, prima di spegnersi a Napoli nell’estate del 1921. Nel locale, a quattro passi quattro da piazza Tasso, si respira un’atmosfera soffusa, i ricordi s’intrecciano sospinti dal canto dell’artista entrato già in vita nel mito. Materie prime importanti (il pesce locale affianca quello pur fresco di provenienza forestiera, il pregiato tartufo bianco non è in questo periodo una rarità), preparazioni tradizionali con qualche moderata innovazione, carta dei vini da tre stelle Michelin, professionalità e cortesia in sala. Costruito a proprio immagine e somiglianza dal patron Paolo Esposito, sempre proteso alla ricerca del meglio. Paradossalmente, l’unica sbavatura si registra solo all’appetizer: i ravioli di granchio con salsa di impepata di cozze risultano troppo sapidi per l’eccesso salino del liquido dei mitili. Può capitare. Ottima l’insalata di mare, servita leggermente tiepida, varia e abbondante (se proprio vogliamo spaccare il capello le giallognole torze andrebbero sostituite con vongole bianche di qualità superiore). Nulla da dire invece sulle capesante gratinate il frutto resta umido, ben protetto dalla croccante panure profumata al limone. Una sicurezza i tubettoni rigati con cozze (buone benché il loro tempo sia lontano) e patate omaggio al compianto maestro chef Antonio Cosentino. Umido e gustoso il trito di pesce spada su foglie del giallo agrume sorrentino, croccante e asciutta la frittura di pesce. Si chiude con un riuscito assemblaggio di yogurt e frutti di bosco.
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