Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Trecento agenti schierati per una sfida ad «alta tensione»
NAPOLI Una trasferta ad alta tensione, non solo dal punto di vista dell’ordine pubblico ma anche perché Bergamo per il Napoli è sempre stata una tappa ostica. Un’autentica bestia nera, con l’allenatore degli orobici Gasperini che prima con il Genoa e poi con i nerazzurri ha sempre messo i bastoni fra le ruote ai partenopei.
Le forze dell’ordine sono state allertate: ci saranno più di 800 tifosi al seguito della squadra azzurra: la trasferta è stata aperta ai possessori della fidelity card. Le due tifoserie non si amano, è noto, e il comunicato del tifo organizzato dall’Atalanta sul divieto di cori di discriminazione territoriale ha ulteriormente esacerbato gli animi. Ecco perché si prevede un clima teso, ma la Questura di Bergamo ha potenziato il normale servizio allo stadio Azzurri d’Italia, inviando oltre 300 agenti tra le forze dell’ordine che graviteranno nelle zone di accesso all’impianto di calcio orobico e scorteranno i tifosi del Napoli.
Storie di tensioni, ma anche di risultati che hanno premiato l’Atalanta che sul suo campo lascia pochissimi punti, soprattutto al Napoli. Il bilancio è tutto favore della squadra nerazzurra. In 94 incontri (47esima sfida a Bergamo in campionato) sono 20 le vittorie dell’ Atalanta, 18 pareggi e solo 9 successi azzurri. L’ultimo, proprio l’anno scorso: 1-0 per il Napoli, gol di Dries Mertens. I nerazzurri non vincono contro la squadra partenopea da due anni, dal 2 ottobre del 2016 (1-0, rete di Petagna). Il Napoli sembra soffrire particolarmente l’ambiente bergamasco. Un catino caldo e spesso ostile che riesce a caricare la squadra. Il tifoso azzurro ancora ricorda la sconfitta del 20072008: un sonoro 5-1 (gol del Pampa Sosa) con un’Atalanta completamente padrona del campo e azzurri annichiliti. Il Napoli negli ultimi cinque confronti ha vinto due volte, altrettanti successi dell’Atalanta e un pareggio. In una delle ultime vittorie nerazzurre grande protagonista è stato il doppio ex, l’argentino German Denis con una doppietta nel 3-0 che demolì gli azzurri. Dal 2007, anno in cui il Napoli è tornato in serie A, l’Azzurri d’Italia è sempre stato un campo tabù soprattutto per Edy Reja che non è mai riuscito a vincere (5-1 e 3-1). Con Mazzarri, invece, successo per 2-0 (Quagliarella e Pazienza), un pareggio (Cavani e ancora Denis) e una sconfitta (rete di Carmona). Peggio con Benitez. Subito una sconfitta per 3-0 con Denis sugli scudi (doppietta) e un pareggio per 1-1 (ancora Denis e Higuain). Ottimo il bilancio con alla guida Maurizio Sarri: una vittoria netta, 3-1, con doppietta di Higuain e Hamsik e con Reja sulla panchina dell’Atalanta. Poi, un ko di misura (1-0) e ancora un successo l’anno scorso. Ora toccherà ad Ancelotti, che ha catechizzato la squadra dopo lo scialbo pareggio (0-0) contro il Chievo: scendere in campo con grande intensità e applicazione. Adesso non si può più sbagliare.