Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il Primitivo dolce della coppia più trendy del vino
Èun Es che sta più tempo sotto il sole. E se l’annata non è perfetta non lo si mette in produzione. È il primitivo dolce di casa Fino. Un vino prodotto in pochissime annate e in pochissime mezze bottiglie. Una chicca. Una specialità. Un oggetto prezioso che in pochi hanno il privilegio di possedere. E come per tutte le cose proibite, intorno ad Es c’è un’attesa quasi maniacale. «Questa è stata una buona annata. Molto sole, il vento giusto e siamo riusciti a ripetere la produzione del nostro vino dolce. Abbiamo voluto realizzare un vino che potesse raccontare le nostre tradizioni, la nostra storia, che accompagnasse quei riti quasi romantici tipici delle feste, quando si tirano fuori dalle dispense i biscotti con le mandorle o la cioccolata». Simona Natale Fino è il volto e la voce dell’azienda vitivinicola fondata dal marito Gianfranco (insieme nella foto). Loro hanno sdoganato l’immagine del Primitivo di Manduria nel mondo ottenendo importanti riconoscimenti ed entrando nelle carte dei vini dei ristoranti più blasonati. Il nome? Simona, ascoltando in anteprima Sole la canzone di Nicky Nicolai e innamorandosi dell’arrangiamento firmato da Jovanotti, capì che quello sarebbe stato il modo per rendere immortale l’emozione di quel momento.