Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Un cantastorie nella terra del croccantino
Dopo 12 anni trascorsi all’estero, Antonio Autore è tornato a San Marco dei Cavoti per aprire un laboratorio artigianale di specialità dolciarie
mode e tendenze. E soprattutto emozioni. Ecco ogni croccantino, ogni ricetta, è un racconto. E i protagonisti di volta in volta sono mieli, fichi, uvetta o anche pistacchio di Bronte e cristalli di sale. Il tutto giocando con il cioccolato che poi è anche la star di altre nostre chicche come le creme spalmabili e le praline che ormai sono un must per i nostri clienti». Così con l’abilità dei cantastorie Antonio Autore e il suo team danno vita a una sorta di croccantino 2.0. «Eppure nonostante la nostra sia l’azienda più giovane dell’indotto usiamo il metodo più tradizionale: tanto olio di gomito per mescolare i prodotti con il nostro cucchiaione di legno in un fantastico paiolo di rame. E poi si procede al taglio, coltello circolare alla mano. Innovativi nei prodotti? Si certo, ma siamo andati a ripescare le tradizioni artigianali per essere in grado di infondere in ogni singolo prodotto la nostra passione».
E mentre lo stesso Autore confessa di essersi ritrovato in giro per campagne e paesi alla ricerca di paioli di rame “perfetti”, la Autore si trova quindi a diventare una sorta di guardiano di quella che è una preparazione pressoché primordiale per un croccantino gourmet. «Il nostro motto? Riscrivere la tradizione. E lo facciamo per impreziosire quella che è già un’eccellenza magari ascoltando anche i desideri della clientela. Anche così sono nati i Minuto. Dei croccantini da mangiare in un morso. L’ideale per accompagnare il caffè e fare un piccolo break. Però devo confessare che è difficile fermarsi a un solo Minuto. Sono così sfiziosi che uno tira l’altro anche nella versione ‘Nudo’ che è priva della copertura di cioccolato».
Delizie che, assieme agli altri prodotti di Autore stanno conquistando anche l’estero. «Siamo in Australia, Giappone, negli Usa e in tutta Europa, dal Regno Unito alla Germania. Dal Portogallo alla Scandinavia. Riusciamo anche a vendere il cioccolato ai francesi che è un po’ come vendere birra ai tedeschi. Un altro dei nostri segreti? Forse il packaging che con i suoi colori pastello dà l’idea di freschezza e allegria che i nostri prodotti riescono a portare in tavola. D’altronde nella vita ci vuole colore. E un po’ di croccantezza, che sia a Natale o nel resto dell’anno. Basta un Minuto o poco più».
Secondo tradizione Ogni ricetta è un racconto che ha per protagonisti mieli, fichi, uvetta, pistacchio di Bronte e naturalmente il cioccolato che è la star