Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Fiamme e terrore in autostrada: assalto a portavalori portati via 2 milioni
Automobilisti in trappola sulla Avellino-Salerno
NAPOLI Mezz’ora di terrore in autostrada durante un drammatico assalto a tre furgoni portavalori: la clamorosa rapina, che ha fruttato circa due milioni di euro, è avvenuta ieri, poco dopo le 9, sul raccordo autostradale Avellino-Salerno, dove tre veicoli blindati della società di vigilanza Cosmopol, diretti versi il capoluogo irpino, sono stati assaltati da una banda composta da almeno 15-20 persone. Banditi feroci, armati di tutto punto, che per quasi venti minuti hanno seminato il terrore tra centinaia di automobilisti bloccati sulla carreggiata e successivamente si sono dati alla fuga dopo avere appiccato il fuoco ad alcune auto; solo per un caso nessuno è stato colpito. Incappucciati, armati di kalashnikov, i componenti del commando militare sono entrati in azione dopo lo svincolo di Serino.
I blindati procedevano verso Avellino e trasportavano otto milioni di euro destinati alla sede irpina della Banca d’Italia, in corso Vittorio Emanuele. Dopo aver bloccato entrambe le carreggiate con auto date alle fiamme e messe di traverso, è partito l’attacco ai tre furgoni, due dei quali assaltati con una pala meccanica; contemporaneamente un altro gruppo di banditi, ad alcuni chilometri di distanza, bloccava le auto dirette a Salerno all’altezza dello svincolo di Atripalda.
Centinaia di automobilisti hanno assistito terrorizzati al conflitto a fuoco tra un carabiniere che scortava un detenuto e che, dopo averlo affidato al collega rimasto in auto, è uscito dalla vettura, si è qualificato e ha aperto il fuoco contro il commando. Dopo poco è avvenuto un altro conflitto a fuoco, questa volta nella corsia opposta, tra i rapinatori e una pattuglia della Polstrada nel frattempo sopraggiunta. Dopo aver disseminato di chiodi l’autostrada in entrambi i sensi di marcia, i banditi hanno puntato le armi contro gli automobilisti impossessandosi delle auto per darsi alla fuga in direzioni diverse e a piccoli gruppi, provocando anche delle esplosioni sulla sede stradale; alcuni sono stati visti allontanarsi a piedi. Secondo indiscrezioni, i banditi si sarebbero impossessati di denaro contante per circa due milioni di euro, ma l’intervento del carabiniere prima e degli agenti della Polstrada poi ha limitato di molto i danni.
Per diverse ore, fino al tardo pomeriggio, il traffico è rimasto bloccato e interdetto alla circolazione tra Avellino e Solofra per consentire i rilievi della Polizia Scientifica. Il tratto di raccordo chiuso al traffico è quello compreso tra Atripalda e Solofra dove si sono resi necessari interventi urgenti di ripristino della sede stradale danneggiata dalla guerriglia. Sul posto anche personale Anas per coordinare le attività di ripristino della circolazione.
Le indagini sono coordinate dal procuratore capo di Avellino, Rosario Cantelmo, e dal pm Roberto Patscot. Certamente i rapinatori avevano un basista e conoscevano il percorso che i blindati avrebbero fatto. C’è un’altra circostanza che pure gli inquirenti vogliono approfondire: la sede di Avellino della Banca d’Italia chiuderà il prossimo 21 dicembre; quello di ieri, quindi, probabilmente era l’ultimo carico diretto al caveau di corso Vittorio Emanuele: è probabile che anche questa circostanza fosse nota ai malviventi, i quali hanno colto l’ultima occasione di colpire in provincia, dove il traffico è meno intenso e la presenza delle forze di polizia meno capillare.