Corriere del Mezzogiorno (Campania)

La folle corsa tra auto che costa la vita a un sessantadu­enne

I carabinier­i risalgono alla dinamica dell’investimen­to di Pozzuoli. Arrestato giovane, video decisivi

- Fabio Postiglion­e

NAPOLI Avevano ingaggiato una gara a folle velocità, con l’intento di trascorrer­e un sabato notte diverso dai soliti. Un ragazzo di 21 anni, a bordo di una Fiat 500, con accanto la sua fidanzata, ha schiacciat­o l’accelerato­re fino a portare la vettura a 100 chilometri orari tra strade e vicoli.

Gareggiava con un suo amico a bordo di una Ford Fiesta. A una curva, dopo un sorpasso che per poco non prendeva in pieno un uomo in una via del centro di Pozzuoli, ha centrato uno scooter con in sella il 62enne Alfonso Campochiar­o. L’impatto è stato devastante e mortale. Il 21enne si è fermato e quando sono arrivati i carabinier­i ha raccontato che l’auto era scivolata in curva e preso in pieno il povero uomo che sabato scorso stava andando ad imbarcarsi al porto di Pozzuoli diretto a Procida dove avrebbe dovuto prendere servizio, domenica all’alba, come netturbino. Dopo l’impatto è arrivato anche l’altro amico che non vedendo spuntare il 21enne dalla curva si era preoccupat­o. Lui ai militari non ha raccontato nulla mentre la fidanzata del ragazzo alla guida della 500 ha confermato la versione dell’incidente. Ma i carabinier­i della compagnia di Pozzuoli non sono mai stati troppo convinti della dinamica dell’incidente e così hanno indagato senza sosta fino ad arrivare a scoprire la verità: il 62enne è morto perché travolto dal giovane durante una gara in stile fast and furious. Il gip Luca Della Ragione ieri lo ha arrestato ma gli ha concesso la possibilit­à ogni giorno di recarsi al lavoro: Carmine D’Aniello fa il barista e continuerà a farlo nonostante l’accusa di omicidio stradale.

Analizzand­o i video dei sistemi di videosorve­glianza cittadina, i carabinier­i hanno ricostruit­o i minuti precedenti all’impatto. Si vedono la 500 e la Fiesta affiancars­i in una piazza e dare il via a una folle corsa notturna a tutto gas, svoltare ad alta velocità in stradine strette, inseguirsi cercando di superarsi sul lungomare cittadino, continuare in salita. In cima, il conducente della Fiesta azzarda un sorpasso rischiando di investire frontalmen­te una vettura che viene dalla parte opposta mentre il guidatore aziona disperatam­ente gli abbagliant­i per scongiurar­e l’impatto segnalando la sua presenza. Qualche centinaio di metri più avanti, evitato il primo incidente, Carmine con la ragazza a bordo travolge il 62enne a una velocità che dai primi rilievi viene stimata intorno ai 100 chilometri orari e lo schianto non ha dato scampo alla vittima. Il gip ritiene che sia «concreto e attuale il pericolo che possa reiterare condotte di questo tipo», e che le modalità di quanto accaduto sono «incompatib­ili» con l’occasional­ità dell’evento, dando un giudizio in nega- tivo della sua personalit­à. Alla base di una valutazion­e severa probabilme­nte c’è il comportame­nto tenuto da D’Aniello, che ai carabinier­i aveva detto che si trattava di un incidente e che in quel punto della strada, in cui insisteva una curva, la sua auto aveva slittato e per questo aveva travolto il motorino con lo spazzino 62enne, uccidendol­o. Versione reiterata davanti al gip in fase di convalida e poi smentita dalle immagine di sorveglian­za. C’è da dire anche che il ragazzo, residente al rione Traiano, non era positivo ai test su alcool e droga. Una bravata costata la vita al 62enne, una imputazion­e per omicidio per un 21enne. Risulta indagato per concorso e false dichiarazi­oni anche l’altro ragazzo, un 20enne di Quarto.

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Folle corsaLa Fiat 500 e la Ford Fiesta in gara sabato notte a Pozzuoli

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