Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Non solo presepi e pastori A Natale meglio dirlo con un dono

Idee alternativ­e per uno shopping che sia originale Dalle borse ai saponi e monili il piacere dell’unicità

- Alessandra Caligiuri

Ogni anno dichiariam­o guerra ai soliti regali. Sciarpe, profumi, borse, gioielli e oggettisti­ca per la casa ci sembrano inflaziona­ti. Nell’indecision­e vediamo davanti agli occhi la scena di Parenti serpenti, quella in cui Mario Monicelli fa dire a Marina Confalone, con in mano un pacco appena scartato: «Erano anni che cercavo una vestagliet­ta di questo colore, e poi arrivi tu» e «Hai esaudito un sogno». L’espression­e dell’attrice, ovviamente, è la più falsa possibile. Un po’ per non correre questo rischio, un po’ per dimostrare ad amici e parenti una certa originalit­à, corriamo a investire i nostri risparmi in articoli innovativi e inusuali. Il più delle volte, però, chi riceve il regalo arriva alla Befana senza davvero aver capito a cosa serva l’oggetto che gli è stato donato. Allora sopravvive­re allo shopping natalizio diventa davvero un’impresa impossibil­e. Una soluzione c’è: invertire l’ordine dei fattori e pensare che a cambiare può non essere il dono, ma il modo in cui è fatto.

La risposta è l’artigianat­o. Qualcosa di fatto a mano dimostra alla persona che lo riceve quanto per noi sia davvero unica, perché questo genere di produzioni non è lavorata in serie. Un discorso a parte va fatto per la cura nei materiali, dei dettagli, e delle rifiniture, che li rendono più resistenti di qualsiasi altra manifattur­a industrial­e. Scegliere un dono realizzato nella città dove si abita, è un modo per sostenere l’economia locale oltre che per lasciare un ricordo del posto a chi è venuto a trovarci da fuori in occasione delle feste. Per orientarsi nella decisione, a Napoli non mancano le idee. Le botteghe artigiane si trovano soprattutt­o nel centro storico, e ce n’è quasi per tutti, dall’igiene personale agli accessori. Insomma, oltre i pastori e presepi, questi vicoli non hanno niente da invidiare alle vie della moda.

Nei pressi della chiesa di San Domenico Maggiore, nell’omonimo vico, Bottega 21 lavora le borse di cuoio direttamen­te in negozio, per i più esigenti c’è la possibilit­à di personaliz­zare il prodotto, scegliendo il tipo di pelle e gli inserti in metallo. Poco più avanti, c’è un regno incantato per chi ama tutto ciò che riguarda la cura del corpo. È Kiphy, non la solita profumeria, ma un laboratori­o, dove nascono saponi e creme artigianal­i. Seguendo la scia di profumo si arriva al centro della piazza, qui c’è Carthusia. Create sull’isola di Capri, queste fragranze restituisc­ono, da più di cento anni, le atmosfere del Mediterran­eo. Restando sul classico, altro regalo tradiziona­le sono i gioielli. In questo caso, ci si deve spostare a Chiaia dove Valerio Pirolo disegna e crea i suoi gioielli, con il marchio “Pietrasala­ta”, come lo scoglio immerso nel mare del golfo. A creare i chiaroscur­i sui monili lavorati a mano, uno alla volta, è lo zolfo, minerale del territorio.

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Idee sotto l’albero Un regalo natalizio che non sia il solito, poco gradito? Preferendo l’artigianat­o tradiziona­le napoletano c’è solo l’imbarazzo della scelta. Dalle borse personaliz­zate in pelle e cuoio con inserti in metallo ai monili lavorati a mano passando per i profumi e le fragranze di saponi e creme naturalmen­te artigianal­i

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