Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Non solo presepi e pastori A Natale meglio dirlo con un dono
Idee alternative per uno shopping che sia originale Dalle borse ai saponi e monili il piacere dell’unicità
Ogni anno dichiariamo guerra ai soliti regali. Sciarpe, profumi, borse, gioielli e oggettistica per la casa ci sembrano inflazionati. Nell’indecisione vediamo davanti agli occhi la scena di Parenti serpenti, quella in cui Mario Monicelli fa dire a Marina Confalone, con in mano un pacco appena scartato: «Erano anni che cercavo una vestaglietta di questo colore, e poi arrivi tu» e «Hai esaudito un sogno». L’espressione dell’attrice, ovviamente, è la più falsa possibile. Un po’ per non correre questo rischio, un po’ per dimostrare ad amici e parenti una certa originalità, corriamo a investire i nostri risparmi in articoli innovativi e inusuali. Il più delle volte, però, chi riceve il regalo arriva alla Befana senza davvero aver capito a cosa serva l’oggetto che gli è stato donato. Allora sopravvivere allo shopping natalizio diventa davvero un’impresa impossibile. Una soluzione c’è: invertire l’ordine dei fattori e pensare che a cambiare può non essere il dono, ma il modo in cui è fatto.
La risposta è l’artigianato. Qualcosa di fatto a mano dimostra alla persona che lo riceve quanto per noi sia davvero unica, perché questo genere di produzioni non è lavorata in serie. Un discorso a parte va fatto per la cura nei materiali, dei dettagli, e delle rifiniture, che li rendono più resistenti di qualsiasi altra manifattura industriale. Scegliere un dono realizzato nella città dove si abita, è un modo per sostenere l’economia locale oltre che per lasciare un ricordo del posto a chi è venuto a trovarci da fuori in occasione delle feste. Per orientarsi nella decisione, a Napoli non mancano le idee. Le botteghe artigiane si trovano soprattutto nel centro storico, e ce n’è quasi per tutti, dall’igiene personale agli accessori. Insomma, oltre i pastori e presepi, questi vicoli non hanno niente da invidiare alle vie della moda.
Nei pressi della chiesa di San Domenico Maggiore, nell’omonimo vico, Bottega 21 lavora le borse di cuoio direttamente in negozio, per i più esigenti c’è la possibilità di personalizzare il prodotto, scegliendo il tipo di pelle e gli inserti in metallo. Poco più avanti, c’è un regno incantato per chi ama tutto ciò che riguarda la cura del corpo. È Kiphy, non la solita profumeria, ma un laboratorio, dove nascono saponi e creme artigianali. Seguendo la scia di profumo si arriva al centro della piazza, qui c’è Carthusia. Create sull’isola di Capri, queste fragranze restituiscono, da più di cento anni, le atmosfere del Mediterraneo. Restando sul classico, altro regalo tradizionale sono i gioielli. In questo caso, ci si deve spostare a Chiaia dove Valerio Pirolo disegna e crea i suoi gioielli, con il marchio “Pietrasalata”, come lo scoglio immerso nel mare del golfo. A creare i chiaroscuri sui monili lavorati a mano, uno alla volta, è lo zolfo, minerale del territorio.