Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Champions, azzurri fuori tra i rimpianti

La rete di Salah condanna gli azzurri. Occasioni nel finale

- Dall’inviata Monica Scozzafava

Una vera e propria beffa. Un’eliminazio­ne che brucia, perché arrivata alla fine di un girone che aveva visto il Napoli protagonis­ta. Più che il gol di Salah, però, probabilme­nte ha pesato la rete subita dagli azzurri al San Paolo dalla Stella Rossa. Fatto sta che ad Anfield Anceloti & C. non sono riusciti a fare quello che serviva: un gol. In extremis ci ha provato Milik ma Alisson ha compiuto un miracolo.

Il Napoli non si qualifica agli ottavi di Champion con l’unico risultato negativo che aveva a disposizio­ne. Avrebbe dovuto far gol subito al Liverpool, almeno queste erano le intenzioni alla vigilia, e invece ha provato a sfondare soltanto per i primi dieci minuti.

Poi il fraseggio e il controllo della partita che aveva avuto fino a quel momento, si è sciolto, sgretolato sotto la prestanza fisica e tecnica del Liverpool. Ancelotti tradito sicurament­e dai suoi attaccanti, che a Anfield non hanno fatto valere la legge del gol, surclassat­i dalla fisicità degli avversari. Ma probabilme­nte non aveva neanche immaginato una squadra così lunga, senza troppo filtro a centrocamp­o dove i reds hanno aggredito tantissimo facendo un pressing asfissiant­e.

Il gol di Salah è arrivato quando c’era ancora tanto tempo per recuperare, ma il Napoli tranne nei minuti finali con Milik non ha mai impensieri­to Allison.

Con due tiri in porta probabilme­nte così era difficile proseguire l’avventura in Champions. Ospina, colpevole sul gol di Salah, insieme con Ma- rio Rui, recupera nel secondo tempo quando evita che il passivo diventi pesante, pesantissi­mo.

Il Napoli avrebbe dovuto fare un gol, uno solo che avrebbe schiarito nuovamente gli orizzonti. Anfield non è una tappa che mette troppa tranquilli­tà e la differenza tra le due squadre è stata abbastanza evidente. Il peccato mortale è che la squadra di Ancelotti lascia la Champions dopo aver perso una sola partita nel girone della morte, con il Liverpool appunto, e da capolista del suo gruppo fino a martedì. Il pareggio a Belgrado pesa eccome, e pesa anche il goletto subito dalla Stella Rossa al San Paolo.

Ma Ancelotti adesso probabilme­nte riterrà inutile recriminar­e e aspetterà il sorteggio di Europa league, una competizio­ne che ritiene importante. Una tirata d’orecchie la squadra però non se la risparmier­à. Anche se a certi livelli sono poi i top player a fare la differenza. Salah non ha tradito le aspettativ­e, i piccoletti azzurri qualcosa in più potevano farla. Troppo tardi l’ingresso di Milik, unico ad impegnare Allison nel finale? Probabile.

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Occasione L’ultimo tiro di Milik

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