Corriere del Mezzogiorno (Campania)
I sindaci di Capri a De Luca: qui si rischia la vita
«Siamo stufi dell’inerzia e della strafottenza di quelli che, diversamente dai sindaci, hanno diretta competenza in materia di sanità». Il messaggio dei primi cittadini di Capri, Gianni De Martino, e di Anacapri, Franco Cerrotta, è affidato a una nota congiunta nella quale rispondono duramente al presidente della Regione Vincenzo De Luca, in merito al caso del paziente trasferito a bordo di un elicottero dell’Aeronautica Militare dall’ospedale Capilupi al Cardarelli dopo diverse ore d’attesa. Secondo i due sindaci «dichiarare che non è successo niente di fronte a un ennesimo caso che ha messo a repentaglio la vita di un nostro concittadino ci porta a considerare che non si vuole affrontare, con la dovuta attenzione, la grave situazione di emergenza che in una realtà isolana rappresenta un tema di vitale importanza». I sindaci ricordano che «da troppi anni, nonostante le continue sollecitazioni alcun provvedimento è stato assunto per garantire alla nostra isola non una clinica, ma un semplice e vitale pronto soccorso». Secondo i primi cittadini «a Capri si può morire, ma non si può nascere, ci si può ammalare ma non ci si può curare, ci si può infortunare ma non si può avere assistenza sanitaria, ci si può ricoverare a rischio in un presidio ospedaliero carente, ma non si può essere trasferiti in tempo utile in terraferma per la disorganizzazione e la mancanza di adeguate attrezzature».