Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il caso Casa, è boom a Napoli Il rischio recessione non ferma gli investitori
L’Agenzia delle Entrate: mutui accessibili e prezzi bassi Nei primi mesi del 2018 vendite in aumento del 5,9%
NAPOLI Comprare casa conviene. Gli investimenti immobiliari sono in aumento soprattutto per la diminuzione dei prezzi e i mutui ancora accessibili, quasi tutti fermi al 2 per cento. Sì, perché tante famiglie temono che, con una eventuale recessione economica dovuta allo scontro tra governo italiano e commissione europea sulla manovra 2019, i livelli dei mutui erogati dalle banche possano salire mettendo seriamente in difficoltà chi vuole acquistare.
In questo contesto, secondo i dati diffusi dall’Agenzia delle Entrate, a Napoli - nei primi nove mesi del 2018 - le compravendite sono aumentate del 5,9 per cento, passando dalle 5.237 del 2017 alle 5.544 di quest’anno. Il fenomeno, raccontato da Tecnocasa, è ineluttabile: per le transazioni il periodo positivo continua con una crescita del 5,6% a livello nazionale (411.579). Tra le grandi città in testa c’è Bari con un aumento dell’11,3%, a seguire Bologna con +7,1%.
Spiegano da Tecnocasa: «Il capoluogo emiliano, nel terzo trimestre del 2018, segnala una crescita del 23,7% rispetto allo stesso trimestre del 2017 confermando così l’ottimo stato di salute del suo mercato. Milano (che dal 2013 non vede un segno negativo davanti alle transazioni) segnala una crescita del +1,1% nei primi nove mesi del 2018, in seguito ad una frenata registrata nel terzo trimestre del 2018 (-2,4% rispetto allo stesso trimestre del 2017). Anche i comuni non capoluogo mettono a segno una crescita del 6,2%, a conferma che anche le piccole realtà stanno riprendendosi dal lato dei volumi». Fabiana Megliola, responsabile Ufficio Studi Tecnocasa, aggiunge: «Questi dati sembrano confortare la previsione che, per tutto il 2018, le transazioni potrebbero anche superare quota 560 mila. I prezzi, già in leggero aumento nella prima parte del 2018, cresceranno in modo contenuto, anche per il 2019».
Interessante il confronto tra Napoli e le altre metropoli. Detto di Milano, a Roma il mercato immobiliare è cresciuto di appena lo 0,2 per cento. Nei primi nove mesi del 2018 le compravendite sono state 22.763, mentre nello stesso periodo dello scorso anno si erano fermate a 22.727. Torino, invece, ha fatto registrare un aumento del 4,1 per cento (da 9.329 a 9.714) e Genova del 2,9 (da 4.977 a 5.119). Anche Firenze fa meno di Napoli (con un incremento del 3,6 per cento). Stesso di- scorso con Palermo, la seconda città del Mezzogiorno, dove l’aumento delle compravendite immobiliari ha raggiunto il 4,7 per cento, passando da 3.879 compravendite nei primi nove mesi del 2017 alle 4.062 di quest’anno.
Su prezzi, età acquirenti, tempi di vendita e motivo dell’acquisto è interessante il confronto - analizzato da Tecnocasa - di Napoli con le altre due metropoli italiane, Roma e Milano. Scrive Tecnocasa: «Le grandi città hanno registrato un aumento dei prezzi dello 0,9%, tra le metropoli esaminate Milano è quella che ha avuto l’aumento dei prezzi più elevato seguita da Napoli. Entrambe si distaccano dalla capitale anche per quanto riguarda la tipologia più compravenduta e i tempi di vendita. A Roma così come nelle altre grandi città la tipologia più scambiata è il trilocale, tuttavia il capoluogo lombardo e quello partenopeo vedono prevalere il bilocale, un dato plausibile vista la percentuale di coloro che acquistano per investimento e che, a Napoli, tocca anche il 34,2%. Se a livello nazionale la media di chi compra casa si concentra soprattutto nella fascia tra 35 e 44 anni Milano è l’unica, tra le tre grandi città considerate, a fare eccezione registrando una prevalenza nella fascia più bassa: tra 18 e 34 anni, forte della sua capacità di attirare giovani per motivi di studio e lavoro».
Fabiana Megliola Tecnocasa Previsioni confortanti Anche nel 2019 i costi cresceranno in modo contenuto