Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Capossela: «Leiturghia d’inverno, ecco il mio nuovo antico rito»
«L’uso del canto pubblico come celebrazione rituale, proprio come accadeva nell’antica Grecia, quando ai cittadini più ricchi era imposto di finanziare variegati servizi di pubblica utilità, secondo necessità come i festeggiamenti, le spedizioni militari, le opere pubbliche. Questa era la liturgia, nobile servizio reso alla democrazia». Vinicio Capossela presenta così il suo nuovo progetto inedito dal titolo Leiturghia d’inverno che porterà in scena questa sera, alle 21, nella Basilica di San Domenico Maggiore (ingresso gratuito ma già sold out). Il concerto del cantautore e scrittore di origini irpine, che avrà come special guest anche Daniele Sepe, rientra nell’ambito di Sacro Sud - Anime Salve, il festival itinerante diretto da Enzo Avitabile, in programma fino al 6 gennaio in sette chiese della città partenopea con artisti come i violoncellisti Giovanni Sollima & Ernst Reijseger, Heart and soul of gospel, Alice, Mohammad Reza Mortavazi, Alireza Ghorbani e lo stesso Avitabile che chiuderà con lo spettacolo Sacro Sud la rassegna, domenica 6 gennaio (Cappella Cangiani). «La liturgia – spiega Capossela – che presso il mondo ellenico era l’azione per il popolo, il servizio pubblico, è il complesso delle cerimonie di culto nella sua interezza, così come è sinonimo dei singoli riti apparecchiati. Ed è un uso che si può estendere a ogni culto. Con me questa sera in scena un ensemble musicale costituito da strumenti acustici, plettri, aulofoni, corde e tamburi, a cui si aggiunge il sax di Daniele Sepe: Peppe Frana (liuti), Giovannangelo de Gennaro (viella, aulofoni e voce), Raffaele Tiseo (violino, violoncello da braccio, viola d’amore), Glauco Zuppiroli (contrabbasso), Antonello Iannotta (tamburelli), Luca Casbarro (zampogna e ciaramella». «Questo festival – conclude Avitabile – è Napoli stessa che apre le porte e il cuore, partendo dal mare fino ai punti più nascosti della città non frontale. L’amore per le differenze, le radici, la realtà, la storia. È un incontro unico che parla di musica e sacralità. Una devotio pupuli che nel silenzio grida la sua aspirazione luce».