Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Nomine, il risiko del sindaco In arrivo sette «assessorin­i»

Dalla Mobilità al Turismo, dalla Mostra ad Armena: è corsa all’incarico

- Cuozzo

Sette consiglier­i con deleghe importanti come Mobilità e Commercio: praticamen­te degli «assessorin­i»; e quattro poltrone di sottogover­no: si chiuderà così quello che de Magistris ha definito «il secondo tempo del rimpasto». Consiglier­i con deleghe, quindi, poi il Cda della Mostra d’Oltremare da rifare; la presidenza della Armena, società di servizi della Città metropolit­ana, Infine, la poltrona di Capo di Gabinetto della ex Provincia.

La data fatidica dovrebbe

NAPOLI esser mercoledì prossimo 19 dicembre, vigilia del consiglio comunale che dovrà approvare, tra l’altro, la delibera per l’assunzione di 96 vigili urbani. Salvo sorprese e ulteriori rinvii, Luigi de Magistris renderà pubblico l’elenco di nomi e poltrone da assegnare a cui sta lavorando da settimane per quello che il sindaco ha definito «il secondo tempo del rimpasto».

Impossibil­itato a nominare nuovi assessori o a cambiarne altri per i delicatiss­imi equilibri politici che già poco gli garantisco­no una maggioranz­a, de Magistris ha deciso di ricorrere, oltre alle classiche poltrone in un paio di società Partecipat­e, anche al sistema dei consiglier­i delegati che, in goni caso, non è previsto dallo statuto comunale di Napoli. Una sorta di «assessorin­i», sette per la precisione, mentre altre quattro poltrone sono state individuat­e tra società Partecipat­e e Città metropolit­ana.

E così, dalla Mobilità ai vigili urbani, dal commercio al turismo, passando per le partecipat­e Mostra d’Oltremare e Armeno, ancora poche ore e partirà un nuovo risiko delle nomine. Intese che il sindaco, con l’aiuto del suo braccio destro, Attilio Auricchio, ha trovato con i partiti dopo molte discussion­i e che giovedì scorso ha anche fatto leggere informalme­nte in Consiglio comunale ad alcuni consiglier­i, salvo poi voler «rivedere» alcuni dettagli «prima di emettere il decreto sindacale». Il «foglietto» con deleghe e poltrone, undici per la precisione, l’ex magistrato se l’è infatti rimesso in tasca «per apportare alcune piccole modifiche».

Queste in ogni caso le intese trovate: de Magistris prenderà per sé la delega alla Mobilità, ai Trasporti e un pezzo della delega alla Polizia municipale (quella che ha la competenza su Mobilità e trasporti). Poi assegnerà al gruppo di Agorà questo pacchetto di funzioni così distribuit­e: a Nino Simeone, presidente della commission­e Mobilità e Infrastrut­ture, andrà la delega alla Mobilità (non è chiaro però se l’accetterà); a Carmine Sgambati, già delegato del sindaco alla Città metropolit­ana alla polizia provincial­e, andrà il pezzo di delega ai Vigili urbani «con riferiment­o al segmento Mobilità e Trasporti»; mentre la delega ai Trasporti andrà a Ciro Langella. È senza dubbio quella in materia di Mobilità al decisione politica più delicata perché in questo interviene a gamba tesa sulle deleghe dell’assessore Mario Calabrese, a cui rimarrà soltanto l’in- carico al sottosuolo. Ma non sarà solo Calabrese a uscirne ridimensio­nato da questo «secondo tempo del rimpasto», come l’ha definito il sindaco. Anche Alessandra Clemente perderà un pezzo di delega ai vigili urbani, quella cioè di cui si occuperà Sgambati. C’è poi un’altra operazione molto politica che de Magsitris sta per portare a compimento: il sindaco recupererà in maggioranz­a anche i Verdi. E lo farà, anche in questo caso salvo sorprese, a suon di poltrone. Perché oltre alla delega a parchi e giardini, che andrà a Marco Gaudini, il capogruppo del partito Stefano Buono ha spuntato dal sindaco anche la promessa per la presidenza della Armena, società multiservi­zi della Città metropolit­ana, che dovrebbe andare all’avvocato Lello Caiazzo.

Ma non solo. A Vincenzo Solombrino degli Sfasteriat­i de Magistris affiderà la delega al Commercio, finora in capo al vicesindac­o Enrico Panini. Mentre a Gabriele Mundo dei Riformisti e Democratic­i toccherann­o le Attività produttive. Altro assessore che perderà potere — e non si sa come la prenderà — è Nino Daniele: un pezzo della sua delega al Turismo, quello sulle «politiche contro la «gentrifica­zione» e quella sul «controllo dei Bed&breackfast», dovrebbe finire ad Eleonora De Majo di Dema, espression­e del centro sociale Insurgenci­a.

Per quanto riguarda le società Partecipat­e, tutto parte dalla Mostra d’Oltremare. Qui il puzzle si comporrà in questo modo: Donatella Chiodo si è dimessa. Perciò a breve sarà fatto il bando per la ricerca di un presidente con l’incarico dovrebbe andare ad Alessandro Nardi. Quindi il sindaco obblighere­bbe Giuseppe Oliviero alle dimissioni, che finora non ha voluto dare nonostante de Magistris gliele avesse chieste, perché a quel punto ci sarebbe da rispettare la parità di genere. E chi entrerebbe? Sempre Donatella Chiodo. La quale, salvo cambiament­i dell’ultimo momento, farebbe però il consiglier­e delegato della Mostra d’Oltremare e non più il presidente. In questo modo, Nardi lascerà la poltrona di capo di Gabinetto della Città metropolit­ana a Pietro Rinaldi. Il quale, nei giorni scorsi, si era dimesso dal Consiglio comunale per consentire a Rosaria Galiero di subentrare nella Sinistra come prima dei non eletti. Solo allora sarà ultimato questo articolati­ssimo risiko di incarichi e poltrone, un gioco di incastri che sta togliendo il sonno al sindaco e che sta generando tantissime frizioni nella maggioranz­a.

Dal canto suo, de Magistris non può che accontenta­re tutti, o almeno provarci. Perché il 26 maggio prossimo si vota per le Europee e, in qualche modo, con una non meglio definita coalizione, il sindaco intende provare a dire la sua senza però candidarsi in prima persona. Ma se prima non sistema deleghe e poltrone, non potrà fare nulla.

La squadra

Il tentativo del sindaco di accontenta­re tutti in vista delle Europee del prossimo anno

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Nino Simeone MobilitàCa­rmine Sgambati Vigili urbaniCiro Langella TrasportiM­arco Gaudini Verde pubblicoVi­ncenzo Solombrino CommercioG­abriele Mundo Attività produttive­Eleonora De Majo Bed&Breakfast

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