Corriere del Mezzogiorno (Campania)
CasaCorriere, Avitabile guest: «Una identità fatta di cultura»
Enzo Avitabile sarà l’ospite musicale dell’ultimo appuntamento del ciclo 2018 Martedì all’ex teatro San Bartolomeo
NAPOLI «Credo che la scelta di CasaCorriere di svelare alla città luoghi così significativi ma spesso nascosti, chiusi o dimenticati sia fondamentale per la riappropriazione collettiva della nostra memoria storica». Enzo Avitabile si dimostra subito entusiasta del progetto del Corriere del Mezzogiorno che martedì lo ospiterà chiudendo il ciclo del 2018 con un emozionante incontro intitolato «Napoli (in)cantata» all’interno dell’ex teatro di San Bartolomeo, oggi Chiesa della Graziella, nell’omonima strada alle spalle di Rua Catalana.
Un altro scrigno che si apre, dopo i precedenti appuntamenti al Convento delle Trentatrè, al Centro La Gloriette di via Petrarca, alla Biblioteca Nazionale, allo studio d’architettura Keller e all’Abazia di San Lorenzo ad Septimum di Aversa.
Avitabile, che prova all’idea di entrare e suonare nel luogo in cui si esibirono grandi del passato come Monteverdi e Pergolesi?
«E’ una grande emozione, che si accompagna all’idea di recupero della nostra identità culturale, per conoscere sem- pre meglio il centro storico, la nostra città frontale, in cui va a riflettersi quell’altra, la città
non frontale delle periferie e dell’area metropolitana più in generale, che non deve restare un corpo separato, ma costruire a sua volta la propria storia tenendo presente la forza della cultura secolare dell’intera Napoli».
Un percorso concettuale che lei sta portano avanti anche con rassegne come «Sacro Sud–Anime Salve», che stasera per esempio sarà a San Giovanni a Teduccio.
«Sì, dieci concerti gratuiti, che vanno dal centro alla periferia, da Donnaregina ai Sacri Cuori di Secondigliano, da San Domenico Maggiore, appunto, a San Giovanni e così via, nel nome di Fabrizio De Andrè e della sua canzone che ho inserito nel titolo della rassegna. Ma anche partecipazioni a rassegne extramoenia come “Divino Jazz” il 23 a Boscotrecase».
E allora veniamo alla musica di martedì. Ha già in mente cosa proporrà al pubblico di CasaCorriere?
«Parole e note, aiutato dal mio chitarrista Gianluigi Di Fenza che porterà una pentarpa, un piccolo strumento a corde che ricorda il suono dell’arpa grande. Io invece porterò il sopranino e ci lasceremo molto guidare dall’atmosfera della serata. Potremmo fare Mane e mane, la colonna sonora di Indivisibili che ha ricevuto il David di Donatello, un film di Eduardo De Angelis con cui ho collaborato anche nel nuovo Il
vizio della speranza. E’ un brano a struttura aperta dedicato a tutti i bambini del mondo, un flusso continuo che cambia l’idea di un tema centrale, ricorrente in genere nei soundtrack cinematografici».
Il cinema ma anche il teatro e in particolare la collaborazione con Pippo Delbono.
«Il nostro è stato un incontro straordinario, che mi ha portato a vincere anche un premio Ubu grazie al suo
Vangelo. Un incontro che va avanti e che ci vedrà prossimamente insieme in Francia, a Metz, con lo spettacolo “Bestemmia d’amore”, che rompe ogni steccato riassumendo insieme musica, parole e danza, partendo dall’ispirazione della grande Pina Bausch».
La forza della storia
Occorre recuperare la nostra identità fatta di una cultura secolare