Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Non solo Anastasio Ecco i talenti napoletani
Un tour estenuante e partecipato che si concluderà il 29 dicembre con il concerto casalingo al Palapartenope. Mentre i secondi hanno collezionato ben 28 tappe nel cuore degli Stati Uniti, portando in alto una napoletanità che strizza l’occhio al folk e al bluegrass.
Next Big Thing
Nella ricca annata musicale che sta per chiudersi, non sono mancati i giovani talenti in rampa di lancio e pronti ad esplodere nel 2019. In cima alla lista dei baby fenomeni partenopei, troviamo il lanciatissimo trapper Geôlier, emergente di Secondigliano che tanto sta facendo parlare di sé dopo il successo in rete del tormentone «P Secondigliano» e del più recente «Queen» che vanta oltre 4 milioni di visualizzazioni. L’altro giovane artista da tenere d’occhio è Calmo, nome d’arte del cantautore partenopeo Luigi Ferrara, pianista fin dalla tenera età di sette anni, multistrumentista e one man band d’altri tempi. A incidere sulle sue future potenzialità, è anche la prestigiosa commissione di due inediti per la commedia italiana «Niente di Serio» in uscita nel 2019 e che vede come attori, tra gli altri, Claudia Cardinale e Gianmarco Tognazzi. L’ultimo nome da segnare immediatamente sul taccuino è quello di Irene Scarpato, classe ’89, vincitrice in ex aequo del premio della critica nella 14ma edizione del concorso per cantautrici Bianca D’Aponte. Il brano «Call Center» ha convinto la platea con la sua andatura melanconica e versi che esorcizzano la precaria condizione lavorativa di Sara, giovane centralinista costretta a turni massacranti e a un salario bassissimo. ben salde anche nel glorioso passato musicale della città: «È difficile non essere banali, ma sicuramente Pino Daniele, Edoardo Bennato e i 99 Posse sono tre nomi importanti per me e per Lo Stato Sociale. Di Bennato amo la profonda leggerezza, dei 99 Posse l’impegno politico, mentre di Pino Daniele quella qualità magica di meravigliare sempre. Io sono un fan di Napoli. Trovo che per certi versi assomigli un po’ a casa mia, a Bologna. Di Bologna diciamo spesso che è “un porto” in cui si incontrano diverse realtà; un luogo dove le cose si avvicinano e si fondono. Ed è proprio quest’ultima la caratteristica che più ritrovo e più mi fa sentire a casa quando scendo giù a Napoli».
Per noi dello Stato sociale sono molto importanti tre nomi della musica partenopea Si tratta di Eduardo Bennato, 99 Posse e Pino Daniele Sarà banale, ma è così