Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Prostata, convivere con il tumore
Sono 22mila gli uomini che in Campania hanno ricevuto una diagnosi di carcinoma Dati e nuovi trattamenti in un incontro di esperti tenuto all’Istituto «Pascale» di Napoli
In Campania sono in aumento le diagnosi dei tumori di testicolo e prostata: un dato legato ad una maggiore capacità di fare diagnosi precoce, ma anche al puro e semplice aumento dell’incidenza. I dati, emersi nel corso di un incontro di esperti all’Istituto per i tumori di Napoli «Pascale», parlando di 22mila uomini che in regione convivono con un carcinoma della prostata, circa 3.000 nuovi casi l’anno. Interessanti, come spiega Paolo Muto (direttore Uoc di Radioterapia), sono le nuove prospettive di cura. Se preso precocemente, infatti, il tumore della prostata si può trattare con la radioterapia con le stesse probabilità di successo terapeutico della chirurgia. «La possibilità di usare apparecchiature performanti - dice Muto - ci consente di ridurre al minimo gli effetti collaterali, in primis la tossicità. Integrando le immagini ottenute con la Tc di centraggio e la risonanza magnetica, possiamo mappare l’area della prostata da irradiare in maniera mirata, risparmiando due organi nobili come retto e vescica. Naturalmente è cruciale lavorare in squadra, in particolare per il tumore della prostata è essenziale condividere le scelte terapeutiche con l’oncologo medico».
Nella cura di queste neoplasie, così come già è per moltissimi altri tumori, il Pascale è oggi un punto di riferimento grazie a due percorsi di presa in carico rapidi, efficaci ed efficienti. La garanzia per chi riceve una diagnosi è quella di poter contare sulle migliori opportunità diagnostiche, terapeutiche e assistenziali. Questi percorsi sono definiti “diagnostico-terapeutici assistenziali” (Pdta) e il Pascale può vantare la certificazione Uni En Iso 9001:2015 dall’Ente internazionale Bureau Veritas. Il progetto è stato reso possibile dal sostegno incondizionato di Astellas e dal supporto organizzativo del provider deputato a preparare i centri alla certificazione.
Attilio Bianchi, direttore generale dell’Istituto, parla di «un’opzione strategica fondamentale che, se fino a ieri era una meta, oggi è già una tappa acquisita di un percorso che non finisce qui». Con questo programma di certificazione l’Istituto dei Tumori IRCCS di Napoli si propone ancora una volta come punto di riferimento per la gestione e il più efficace trattamento del paziente oncologico e, nel caso specifico, del paziente affetto da neoplasie della prostata e del testicolo. «La certificazione dei due Pdta basata sulla misurazione dell’efficienza attraverso indicatori di performance, attraverso processi periodici di audit interni, consente di poter trasferire queste modalità gestionali direttamente sul territorio regionale tramite la Rete oncologica (ROC) che ci vede coordinatori – continua Gerardo Botti, direttore scientifico dell’Istituto – la presa di coscienza da parte degli operatori delle strutture territoriali delle azioni di miglioramento sul processo gestionale del paziente si traduce automaticamente nel miglioramento delle prestazioni clinico-assistenziali ad esso dovute e nella riduzione della migrazione sanitaria».
Questa certificazione è di grande aiuto anche per gli specialisti, perché adesso possono seguire procedure consolidate e di rigore scientifico. In questo senso il Pascale si presenta già con ben 13 Pdta approvati e deliberati dalla Regione.
«Per tutti noi - sottolinea Gaetano Facchini, responsabile dell’oncologia clinica sperimentale uro-andrologica – la certificazione è un obiettivo importante, anche nell’ottica dell’attuazione della rete oncologica campana. Avere percorsi certificati è una garanzia di qualità del servizio che offriamo ai cittadini».
Ed è Sisto Perdonà, direttore dell’rologia oncologica, a mettere in evidenza come questi due percorsi, non solo miglioreranno l’approccio globale al paziente ma favoriranno il lavoro di squadra multidisciplinare che è fondamentale sia per il cancro della prostata che per quello del testicolo.