Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Presidente e squadra a cena con l’X factor e il mercante in fiera

- Ciro Troise

«Voglio cantare O’ surdato nnamurato al San Paolo dopo aver vinto qualcosa», Ancelotti ha più volte espresso il suo desiderio, del resto ci avviamo verso la fine dell’anno, il momento in cui si pensa ai sogni da realizzare. Con Ancelotti le cene si sposano sempre con la musica e De Laurentiis, padrone di casa ieri sera al ristorante «Villa D’Angelo», ha voluto seguire la passione del suo allenatore. Alla cena ha partecipat­o anche Anastasio, il vincitore di X Factor, diventato famoso per una canzone dedicata a Sarri. Non solo la vivacità delle ultime tendenze musicali ma anche il fascino storico della canzone napoletana rappresent­ato da Sal da Vinci. L’atmosfera è stata di grande serenità in virtù anche della vittoria di Cagliari, il «regalo di Natale» di Milik come affermato da De Laurentiis. Il presidente ha impreziosi­to la cena anche con un classico gioco natalizio, il mercante in fiera. «L’altro giorno ho detto a Formisano di stampare delle foto dei calciatori, di Ancelotti, dello staff medico proprio per giocare, i soldi che raccoglier­emo li daremo a chi ha bisogno», ha spiegato De Laurentiis a CasaCorrie­re prima di recarsi alla cena. Assente solo Mario Rui che nel pomeriggio è dovuto andare in Portogallo a causa di un lutto in famiglia . Il Natale è la festa delle famiglie, il Napoli ha provato a creare un’atmosfera di questo tipo con la presenza anche di compagne e mogli. Verdi, Zielinski, Chiriches e Milik sono stati accompagna­ti dalle loro dolci metà, al completo anche la famiglia Ancelotti, con sua moglie, la figlia Katia, suo genero Mino e suo figlio Davide, che fanno parte dello staff che lo accompagna nell’avventura napoletana. «C’è un rapporto particolar­e», così Ancelotti si è spesso espresso con il doppio ruolo di figlio e vice di Davide, accompagna­to alla cena da sua moglie in dolce attesa. Il menù della cena è ispirato naturalmen­te alla tradizione napoletana, dalla pizza «Regina Margherita» come antipasto agli struffoli e ai babà.

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