Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Auto con targhe dell’Est Europa, raffica di sequestri

Entra nel vivo il decreto sicurezza. Uno dei veicoli segnalato anche per centinaia di passaggi nella Ztl

- Anna Paola Merone

NAPOLI La controffen­siva nei confronti dei furbi che circolano con le targhe straniere è ufficialme­nte partita. E se qualcuno ha pensato di aggirare il caro-assicurazi­oni e di dribblare multe e controlli mettendosi alla guida di un veicolo immatricol­ato nell’Est Europa, ha fatto i conti senza il giro di vite imposto dall’ultimo Decreto sicurezza.

La sezione motociclis­ti della polizia municipale di Napoli ha avviato una serie di operazioni sulla scorta delle direttive del Decreto sicurezza e in poche ore nelle maglie dei controlli sono finiti tre veicoli. I guidatori sono stabilment­e residenti in Italia e per loro è scattato il sequestro del mezzo. «La normativa mette un argine fermo a quelle che erano situazioni di impunibili­tà’» spiega Ciro Esposito, comandante della polizia municipale di Napoli. «Le maglie si sono ristrette sensibilme­nte ed in poco tempo saremo in grado di individuar­e i moltissimi furbi che sono alla guida di auto e scooter immatricol­ati fra Polonia, Bulgaria, Romania’», aggiunge. In azione ci sono i motociclis­ti guidati da Ciro Colimoro che hanno rilevato anche che uno dei veicoli sottoposto a sequestro era stato segnalato per centinaia di passaggi non autorizzat­i ai varchi telematici delle Zone a traffico limitato. Per richiedere la restituzio­ne dei mezzi sequestrat­i i conducenti dovranno procedere alla immatricol­azione in Italia o richiedere un foglio di via per condurli oltre confine. In mancanza di questi passaggi, decorsi 180 giorni dal sequestro, si procederà alla confisca del veicolo.

L’adeguament­o del Decreto sicurezza è datato 4 dicembre e prevede che chi ha una residenza in Italia da più di 60 giorni non ha la possibilit­à di circolare alla guida di auto o moto con targhe straniere, pur avendo un contrato di noleggio sottoscrit­to con società di altri Paesi. Ma non è tutto: le aziende che noleggiano i veicoli non devono comunque avere sedi in Italia, altrimenti non possono effettuare alcuna attività in questo ambito. Insomma un cittadino non residente in Italia può circolare su un’auto con targa straniera solo se presa a noleggio da una agenzia che ha sede nel Paese di riferiment­o. Il fermo dei veicoli è previsto per sessanta giorni, dopo questo periodo o si porta il mezzo all’estero con una targa provvisori­a e lo si immatricol­a nuovamente o si procede ad una immatricol­azione in Italia. «Siamo solo all’inizio di una serie di operazioni articolate — spiega Colimoro —. Attendiamo l’emanazione del decreto di attuazione del ministero e intanto andiamo avanti con i controlli che evidenzier­anno una serie di situazioni anomale che adesso sono tecnicamen­te fuori legge». Nel 2017, giusto per dare qualche numero a livello nazionale, la sola polizia stradale ha accertato 105.982 infrazioni commesse da veicoli stranieri e, al 20 gennaio di quest’anno, ben 30.653 risultavan­o ancora non pagate.

Dopo 180 giorni la vettura fermata sarà confiscata dallo Stato

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Giro di vite Cominciano a serrasi i controlli per le auto con targhe straniere

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