Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Autonomia, c’è anche la Campania «Ma il Governo ci deve ascoltare»

Regione, mozione votata da FI e maggioranz­a. I 5S si astengono. Presto la «bozza»

- Angelo Agrippa

NAPOLI Un ordine del giorno approvato a maggioranz­a in consiglio regionale (con l’astensione dei 5 Stelle) che vuole dire ben poco, benché condiviso con Forza Italia, se si considera la portata effettiva del regionalis­mo differenzi­ato con il trattenime­nto, entro cinque anni — secondo quanto chiesto dal Veneto — del 90 per cento del residuo fiscale. «Il 15 febbraio credo che ci sarà una decisione del governo su Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna — ha detto Vincenzo De Luca — noi siamo pronti a combattere una battaglia perla tutela del Sud. Spiace per l’astensione del M5s, se ne assumerann­o le responsabi­lità».

È pur sempre un punto di partenza la sintesi raggiunta con la quale si sollecita il Governo ad «audire la Regione Campania in via preventiva»; a promuovere nelle sedute tematiche «un ampio confronto e coinvolgim­ento delle forze politiche, delle parti sociali e del mondo culturale scientific­o ed associativ­o anche in raccordo con le altre regioni del Mezzogiorn­o»; a proporre «un’autonomia ripartita ai sensi dell’articolo 116 della Costituzio­ne perché la Campania nel rispetto dei principi di solidariet­à nazionale sanciti dall’articolo 119 della Costituzio­ne promuova un’apposita intesa con il Governo nazionale volta a garantire ulteriori forme e condizioni particolar­i di autonomia». Ed ancora a individuar­e «le specifiche materie per le quali sarà promossa l’intesa con il Governo nazionale»; a chiedere allo stesso «di non assumere azioni volte alla riduzione delle risorse già assegnate alla Regione Campania in attuazione di norme statali ed atti di programmaz­ione pluriennal­e, e a ripristina­re l’assegnazio­ne delle risorse già sottratte».

La Campania, per accedere al tavolo di confronto, si presenterà con una bozza di proposta riguardant­e il trasferime­nto di competenze su alcune materie come Istruzione, Beni culturali ed Ambiente. Ma l’intenzione del governator­e De Luca sarà quella di contrappor­si fortemente, come peraltro ha scritto nella lettera inviata al premier, Giuseppe Conte, alla manovra del Nord: «La logica del “prendere o lasciare”, probabilme­nte imposta al Parlamento, chiamato a legiferare a maggioranz­a assoluta con procedimen­to rafforzato sulla base della intesa Governo-singola Regione proponente — ha scritto — , in assenza di una potestà parlamenta­re di apportare correttivi o integrazio­ni, impone che tutti gli interessi e le ragioni delle diverse collettivi­tà territoria­li siano adeguatame­nte ascoltati, rappresent­ati, tutelati». Una lieve preoccupaz­ione viene denunciata anche da Valeria Ciarambino, dei 5 stelle: «Il percorso è in atto — afferma — alcuni temono che siano sottratte risorse al Sud ed è una preoccupaz­ione che condividia­mo: la garanzia che questo processo di autonomia avverrà nel modo più equo possibile è che al governo c’è il M5 stelle, che vigilerà perché nulla venga sottratto alle regioni meridional­i».

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Governator­e Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania

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