Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Di Maio: si scusi con gli insegnanti del Sud. Da Pd e FI richiesta di dimissioni Scuola, bufera su Bussetti
Il vicepremier critica il ministro dell’Istruzione per la frase «impegnatevi di più» Accuse da Forza Italia, Partito democratico e Gilda insegnanti: «Deve dimettersi»
Tutti contro il ministro dell’Istruzione Bussetti per la frase sulle scuole del Sud: «Più soldi? No, vi dovete impegnare di più». Ieri Di Maio gli ha chiesto di scusarsi. Pesanti attacchi da Pd, Forza Italia e sindacato insegnanti.
NAPOLI «Più fondi? No, per le scuole del Sud ci vuole più impegno, vi dovete impegnare forte...». L’uscita del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, l’altro ieri ad Afragola ha messo tutti d’accordo. I sindacati degli insegnanti, il Pd, Forza Italia, gli stessi grillini giudicano infatti quelle parole «offensive e sprezzanti» e chiedono che il ministro «si scusi con gli insegnanti del Sud». C’è pure chi ne invoca le dimissioni.
I primi a prendere le distante sono proprio gli alleati del M5S. Il vicepremier Luigi Di Maio: «Se un ministro dice una fesseria sulla scuola, chiede scusa. Punto. Venire in una delle aree più in difficoltà d’Italia a dire - usando il “voi”- che per ridurre il gap nelle scuole del sud “vi dovete impegnare di più” farebbe girare le scatole anche ad un asceta. Figurarsi gli insegnanti! Caro Marco, siamo noi al Governo che evidentemente dobbiamo impegnarci sempre di più. Soprattutto sulla scuola, che richiede interventi storici per le condizioni veramente indegne in cui versano tante strutture».
La consigliera regionale Valeria Ciarambino scrive su fb: «Le parole del ministro ledono la dignità dei docenti e degli studenti del Sud. Prima di rimettere piede in Campania dovrebbe recitare un profondo mea culpa e scusarsi con tutti, altrimenti dimostra di non essere degno della poltrona su cui siede». E la parlamentare grillina Conny Giordano si affida a una lettera: «Caro ministro, le scrivo da insegnante, porti rispetto perché è grazie a quelle persone a cui lei si è rivolto in maniera così sprezzante se oggi un professore di educazione fisica è ministro dell’Istruzione». I consiglieri regionali pentastellati firmano un documento in cui spiegano che «ha offeso il Sud e l’intera categoria dei docenti del Mezzogiorno, i quali da decenni rappresentano una preziosa risorsa proprio per le regioni del Nord». L’assessore regionale all’istruzione Lucia Fortini rimarca che «l’impegno degli insegnanti del Sud merita rispetto e risorse adeguate». Strali anche da Forza Italia. Paolo Russo: «La sua spocchia nordista anche nei modi va respinta subito, deve scusarsi al più presto». Gigi Casciello: «Il ministro fa il bullo proprio mentre gli insegnanti lavorano contro il bullismo». Mara Carfagna ricorda che le dichiarazioni «offensive» arrivano dall’«esponente di un governo che con il suo progetto di autonomia impoverirà ancora di più il Mezzogiorno. Se non ha piacere di occuparsi degli abitanti del Sud — conclude — può sempre dimettersi». Severino Nappi, vicecoordinatore azzurro: «Caro ministro è prima di tutto chi governa a doverci mettere impegno, magari evitando altre rapine ai danni del Sud. Infatti, con il progetto di autonomia il sistema di istruzione nel Sud rischia di perdere 1,5 miliardi di euro».
Nicola Oddati, dirigente Pd, parla di «incredulità e rabbia per il segno di un governo che ha nel suo Dna la discriminazione territoriale». Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris lo definisce «un ministro dell’ignoranza che non conosce il Sud». La Gilda, il sindacato degli insegnanti, da Roma denuncia «stupore e amarezza per le affermazioni offensive di Bussetti».
Al ministro Bussetti devono essere fischiate le orecchie tanto che in serata su facebook scrive: «Una mia frase è stata estrapolata per farla sembrare un attacco. Faceva parte di un discorso più ampio. Sarebbe ridicolo pensare che io possa essere ostile al Mezzogiorno. Ho finanziato la Scuola Superiore di Napoli, ho sbloccato 40 mila insegnanti di sostegno e 2.000 cattedre. So che servono fondi al Sud, ma io ho detto che bisogna spenderli meglio e rimboccarsi le maniche».
Mia madre ha insegnato per 40 anni l’ho vista ammalarsi per i suoi ragazzi e per l’amore che sentiva per l’insegnamento Come lei tantissimi insegnanti del Sud Italia Quanta facilità di giudizio! Quanta superficialità inammissibile!
La replica su Fb
«Una dichiarazione è stata estrapolata per farla sembrare un attacco, io ho finanziato la scuola»