Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Castiello lo difende e attacca i Cinque Stelle: «Gazzarra indegna»
La sottosegretaria leghista: «Ero con lui, per me parlano i fatti»
Cosa dico? Parlano i fatti. E il ministro Bussetti è stato il primo ministro del governo del cambiamento ad aver investito soldi veri su Napoli e la Campania. È stato lui a destinare 50 milioni di euro alla Scuola superiore della Federico II, quella che doveva diventare la Scuola Normale di Napoli». Il sottosegretario della Lega Pina Castiello difende il ministro e replica ai 5 stelle: «È stata inscenata una gazzarra indegna, con lo scopo di strumentalizzare».
Tutti a ripetere: e la Castiello? E la sottosegretaria al Sud che annuisce dietro il ministro che pronuncia quelle offese sul Mezzogiorno? Cosa dice la deputata della Lega, insegnante e donna di Governo di Afragola?
«Cosa dico? Per me parlano i fatti. E il ministro Bussetti è stato il primo ministro del governo del cambiamento ad aver investito soldi veri su Napoli e la Campania. È stato lui a destinare 50 milioni di euro alla Scuola superiore della Federico II, quella che doveva diventare la Scuola Normale di Napoli».
I fatti, però, dicono pure che lui quel commento infelice su più impegno e più sacrificio, quasi a voler dire che è soltanto responsabilità del Sud se aumentano le distanze con il Nord, lo ha consegnato alla inequivocabile registrazione di un video. Lei perché ha annuito?
«Io annuisco perché il ministro ha detto una cosa giusta. Infatti, non ha affermato che nel Mezzogiorno non occorrono fondi, e lo testimonia il suo toccante intervento davanti ai ragazzi di Caivano. I soldi ci sono e ne arriveranno anche tanti. Ma c’è bisogno soprattutto di una politica virtuosa a livello locale, in grado di saper programmare con precisione gli investimenti e di saper spendere le dotazioni assegnate».
Sottosegretario Castiello, mica abbiamo sbagliato tutti ad ascoltare ciò che dice il ministro Bussetti?
«Ma le polemiche sono strumentali. I fatti dicono altro. Dicono che il ministro è stato il primo esponente del Governo ad avere attenzione per la Campania. Si è anche commosso davanti ai ragazzi di Caivano. Ha raccontato la sua storia: di lui bambino, con il papà ammalato, costretto a lavorare in officina e a studiare di notte. Di quando acquistò la sua prima automobile con i soldi messi da parte con sacrificio. Ed ora che, da ministro, si è ritrovato con i bambini del Parco Verde. A questi ragazzi si è rivolto con una esortazione. Ha detto loro di non mollare, come ha ostinatamente fatto lui».
Sbagliano anche i vostri alleati 5 stelle a dire che le parole di Bussetti sono indegne e non tengono conto dei sacrifici sostenuti dagli insegnanti del Sud?
«I sacrifici sono anche quelli che ha sostenuto il ministro nella sua vita. Ripeto: per me contano i fatti, il resto è mera strumentalizzazione».
Anche quella dei grillini che ora pretendono le scuse del ministro?
«Mi meraviglia molto che i 5 stelle utilizzino argomentazioni non veritiere soltanto per scatenare una tempesta in un bicchiere d’acqua. Sui giornali c’è traccia evidente che nel corso del suo intervento a Caivano il ministro ha tenuto a valorizzare tutto il mondo della Scuola, compresi gli operatori, ma evidentemente i 5 stelle faticano a comprenderlo. Li inviterei ad essere più accorti prima di toppare in questo modo».
Ma lei ha sentito Bussetti dopo che è scoppiata la bufera?
«Sì, ieri mattina. Era allibito. Non si spiega come sia stato possibile distorcere le sue parole».
Lui parla liberamente in video.
«Chi ha inteso altro ed in queste ore sta scatenando una indegna gazzarra, innestandola su un dato del tutto falso, lo fa solo per infime finalità strumentali. A questi espedienti meschini rispondiamo con i fatti. Tutto questo baccano per nulla».
Per nulla?
«Sì, è stato fermato all’improvviso, mentre entrava nell’istituto scolastico per la visita. Era amareggiato perché avevano lasciato i bambini in attesa al freddo».
Il ministro cosa le ha detto ieri al telefono?
«Era felice per aver toccato con mano la straordinaria esperienza didattica promossa dalla preside Eugenia Carfora dell’istituto Morano del Parco Verde. In cinque anni, e senza ricevere alcun aiuto dalle istituzioni locali, è riuscita a ribaltare tutte le difficoltà. Un vero esempio di coraggio e di efficienza per tutti».
L’ho sentito dopo la visita, era felice per aver toccato con mano una esperienza didattica straordinaria