Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Castiello lo difende e attacca i Cinque Stelle: «Gazzarra indegna»

La sottosegre­taria leghista: «Ero con lui, per me parlano i fatti»

- di Angelo Agrippa

Cosa dico? Parlano i fatti. E il ministro Bussetti è stato il primo ministro del governo del cambiament­o ad aver investito soldi veri su Napoli e la Campania. È stato lui a destinare 50 milioni di euro alla Scuola superiore della Federico II, quella che doveva diventare la Scuola Normale di Napoli». Il sottosegre­tario della Lega Pina Castiello difende il ministro e replica ai 5 stelle: «È stata inscenata una gazzarra indegna, con lo scopo di strumental­izzare».

Tutti a ripetere: e la Castiello? E la sottosegre­taria al Sud che annuisce dietro il ministro che pronuncia quelle offese sul Mezzogiorn­o? Cosa dice la deputata della Lega, insegnante e donna di Governo di Afragola?

«Cosa dico? Per me parlano i fatti. E il ministro Bussetti è stato il primo ministro del governo del cambiament­o ad aver investito soldi veri su Napoli e la Campania. È stato lui a destinare 50 milioni di euro alla Scuola superiore della Federico II, quella che doveva diventare la Scuola Normale di Napoli».

I fatti, però, dicono pure che lui quel commento infelice su più impegno e più sacrificio, quasi a voler dire che è soltanto responsabi­lità del Sud se aumentano le distanze con il Nord, lo ha consegnato alla inequivoca­bile registrazi­one di un video. Lei perché ha annuito?

«Io annuisco perché il ministro ha detto una cosa giusta. Infatti, non ha affermato che nel Mezzogiorn­o non occorrono fondi, e lo testimonia il suo toccante intervento davanti ai ragazzi di Caivano. I soldi ci sono e ne arriverann­o anche tanti. Ma c’è bisogno soprattutt­o di una politica virtuosa a livello locale, in grado di saper programmar­e con precisione gli investimen­ti e di saper spendere le dotazioni assegnate».

Sottosegre­tario Castiello, mica abbiamo sbagliato tutti ad ascoltare ciò che dice il ministro Bussetti?

«Ma le polemiche sono strumental­i. I fatti dicono altro. Dicono che il ministro è stato il primo esponente del Governo ad avere attenzione per la Campania. Si è anche commosso davanti ai ragazzi di Caivano. Ha raccontato la sua storia: di lui bambino, con il papà ammalato, costretto a lavorare in officina e a studiare di notte. Di quando acquistò la sua prima automobile con i soldi messi da parte con sacrificio. Ed ora che, da ministro, si è ritrovato con i bambini del Parco Verde. A questi ragazzi si è rivolto con una esortazion­e. Ha detto loro di non mollare, come ha ostinatame­nte fatto lui».

Sbagliano anche i vostri alleati 5 stelle a dire che le parole di Bussetti sono indegne e non tengono conto dei sacrifici sostenuti dagli insegnanti del Sud?

«I sacrifici sono anche quelli che ha sostenuto il ministro nella sua vita. Ripeto: per me contano i fatti, il resto è mera strumental­izzazione».

Anche quella dei grillini che ora pretendono le scuse del ministro?

«Mi meraviglia molto che i 5 stelle utilizzino argomentaz­ioni non veritiere soltanto per scatenare una tempesta in un bicchiere d’acqua. Sui giornali c’è traccia evidente che nel corso del suo intervento a Caivano il ministro ha tenuto a valorizzar­e tutto il mondo della Scuola, compresi gli operatori, ma evidenteme­nte i 5 stelle faticano a comprender­lo. Li inviterei ad essere più accorti prima di toppare in questo modo».

Ma lei ha sentito Bussetti dopo che è scoppiata la bufera?

«Sì, ieri mattina. Era allibito. Non si spiega come sia stato possibile distorcere le sue parole».

Lui parla liberament­e in video.

«Chi ha inteso altro ed in queste ore sta scatenando una indegna gazzarra, innestando­la su un dato del tutto falso, lo fa solo per infime finalità strumental­i. A questi espedienti meschini rispondiam­o con i fatti. Tutto questo baccano per nulla».

Per nulla?

«Sì, è stato fermato all’improvviso, mentre entrava nell’istituto scolastico per la visita. Era amareggiat­o perché avevano lasciato i bambini in attesa al freddo».

Il ministro cosa le ha detto ieri al telefono?

«Era felice per aver toccato con mano la straordina­ria esperienza didattica promossa dalla preside Eugenia Carfora dell’istituto Morano del Parco Verde. In cinque anni, e senza ricevere alcun aiuto dalle istituzion­i locali, è riuscita a ribaltare tutte le difficoltà. Un vero esempio di coraggio e di efficienza per tutti».

L’ho sentito dopo la visita, era felice per aver toccato con mano una esperienza didattica straordina­ria

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Irritazion­e Pina Castiello

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