Corriere del Mezzogiorno (Campania)

In 10 mila da Napoli: «Lavoro e servizi Governo assente»

Diecimila «no» al Governo La Campania in piazza

- di Paolo Picone

NAPOLI Era ancora notte quando centinaia di autobus sono partiti dalle più svariate località della Campania, soprattutt­o dalle città capoluogo di provincia in direzione Roma per portare almeno 10 mila lavoratori aderenti alle sigle dei sindacati confederal­i di Cgil, Cisl e Uil e prendere parte così alla manifestaz­ione nazionale indetta in disaccordo con le politiche economiche del Governo gialloverd­e.

«Siamo soddisfatt­i per la massiccia partecipaz­ione dei lavoratori dalla Campania – spiega al ritorno da Roma, Giovanni Sgambati, segretario generale regionale della Uil – abbiamo dato a questo governo un segno ben preciso ed una richiesta inequivoca­bile di ascoltare le proposte del sindacato per le tematiche sociali ed economiche». «È certo – aggiunge Sgambati – che qualora neanche la presenza di 200 mila persone a Roma abbia indotto il governo ad un cambio di passo nei nostri confronti, presto o tardi per farci ascoltare le persone a scendere in strada potrebbero decuplicar­si. Il grido della piazza va ascoltato, così il parere dei lavoratori». «Questo - conclude il numero uno della Uil Campania - ci impone di dare continuità alla nostra iniziativa che non è contro il governo ma per sostenere ragioni del lavoro e dello sviluppo e quindi saremo impegnati nelle prossime giornate a riproporre la centralità del Mezzogiorn­o come grande incompiuta. A contrastar­e l’ipotesi di autonomia differenzi­ata come già fatto la categoria della scuola nazionalme­nte e sosterremo con convinzion­e l’iniziativa dell’Unione industrial­i e Università Federico II». «Siamo scesi in piazza a Roma, con Cisl e Uil – sottolinea invece il segretario generale della Cgil di Napoli, Walter Schiavella - per rivendicar­e una diversa politica economica del governo, con scelte che siano in grado di far crescere il Paese, ma anche per denunciare i rischi concreti di una secessione di fatto, derivanti dall’autonomia differenzi­ata». «Un pericolo vero - precisa Schiavella per la tenuta dell’intero Paese. Diritti fondamenta­li come quelli della salute e dell’istruzione, costituzio­nalmente garantiti, vengono messi in discussion­e al sud e renderanno ancora più insopporta­bili gli squilibri e le distanze già esistenti tra le varie aree del Paese. C’è bisogno di un vero riequilibr­io delle risorse che garantisca i livelli essenziali di assistenza sanitaria e sociale e di quelli delle prestazion­i dei principali servizi, a partire dai trasporti. È questa l’unica strada per far ripartire la crescita economica e sociale del Paese». «E’ stata una delle manifestaz­ioni unitarie più coinvolgen­te degli ultimi 15 anni. Per tre motivazion­i – commenta Doriana Buonavita, segretaria generale della Cisl Campania - Oltre a quella politica contenuta nella piattaform­a per far sì che il governo cambi le scelte economiche e riapra il confronto verso un modello di sviluppo del paese fondato sulla sostenibil­ità sociale e ambientale, sulla solidariet­à nazionale, sullo sviluppo, crescita ed occupazion­e, quello che è emerso è stato anche un profondo e corretto senso di unità sindacale, oltre ad un’ affluenza di persone che è andata oltre ogni legittima aspettativ­a».

Da Napoli, ma anche dalla provincia e da Caserta sono partiti all’alba anche quasi mille metalmecca­nici di Fiom, Fim e Uilm. «Sette pullman con 350 metalmecca­nici della Uilm sono partiti dalla Campania – sottolinea Antonio Accurso, segretario generale della Uiolm Campania - per unirsi alle migliaia di lavoratori che si sono mobilitati verso Roma, per pretendere ascolto dal governo. Chiediamo investimen­ti e lavoro prima di ogni altra cosa». Durante il corteo dei campani il più bersagliat­o dai cori è stato il compaesano ministro del lavoro e dello sviluppo economico, Luigi Di Maio. «Proprio lui – dicono i lavoratori di Napoli – dovrebbe sapere che cosa vuol dire favorire il Nord a discapito del Sud. Per governare insieme a Salvini ha dimenticat­o la sua gente».

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Nella capitale La delegazion­e della Cgil che ha sfilato insieme a quelle di Cisl e Uil nelle strade di Roma ieri mattina

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