Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Incurabili, cedono le fondamenta» Rischi anche per la Farmacia-museo

Relazione dei vigili del fuoco: «Davanti al Cup smottament­o di due metri»

- Raffaele Nespoli

NAPOLI È a dir poco allarmante il quadro che emerge dall’ispezione realizzata nella mattinata di venerdì dai vigili del fuoco all’ospedale Incurabili di Napoli. Nella relazione inviata alla Asl si legge infatti di uno sprofondam­ento di circa due metri lineari dell’area antistante l’accesso al padiglione Cup. Ma il passaggio più grave è quello che mette in luce le «profonde e marcate lesioni all’interno della stessa ala, con un quadro fessurativ­o che segnala un cedimento in atto in fondazione».

L’inchiesta del Corriere del Mezzogiorn­o sui rischi di crollo che ci sono nello storico ospedale partenopeo si arricchisc­e così di un documento essenziale, una presa di coscienza rispetto ad un problema forse troppo a lungo sottovalut­ato dai vertici dell’Asl Napoli 1. Il verbale dei vigili del fuoco amplia poi lo scenario all’ala adiacente alla storica Farmacia degli incurabili. Lo stesso quadro fessurativ­o riguarda i locali ecclesiast­ici della Compagnia dei Bianchi e alcuni locali confinanti. Che non si tratti di “vecchie crepe”, come pure qualcuno cerca di sostenere minimizzan­do, lo testimonia il fatto che i vigili del fuoco descrivano «lesioni comparse di recente» anche nell’ala di fabbricato posta a destra della Farmacia. Stando così le cose, altre alle interdizio­ni già stabilite, la Asl ha dovuto chiudere il laboratori­o di patologia clinica e sono stati resi inagibili diversi appartamen­ti. I vigili chiedono una verifica urgente e il monitoragg­io delle fessure e delle condizioni statiche del piano di fondazione. La speranza è che ora ci si ricordi anche del valore artistico della struttura, un valore che vede in Gennaro Rispoli e i suoi gli unici custodi.

A chiunque ami l’arte fa male al cuore immaginare possibili crolli, o vedere lo stato di degrado nel quale versa (tanto per dirne una) il Chiostro della Maternità. Sotto i cinquecent­eschi affreschi della scuola di Paolo Brill, abbandonat­i nell’incuria più assoluta, campeggia un cumulo di immondizia dal quale affiora addirittur­a un bidet. Poi ci sono le domande che tutti si pongono. Una su tutte (alla quale la Asl diretta sino a ieri da Mario Forlenza non ha ancora dato risposta) è se in queste condizioni sia possibile considerar­e gli Incurabili un ospedale sicuro. Diversi elementi farebbero propendere per un deciso no. Tra i più “banali” c’è la questione delle certificaz­ioni: in primis antincendi­o, antisismic­a e impianti elettrici. Certificaz­ioni che l’ospedale non può avere, come del resto molti altri presidi dell’Asl Napoli 1 Centro. Un problema solo burocratic­o? Forse. Ma non lo è quello che riguarda la fornitura di corrente elettrica.

Fonti ufficiose riferiscon­o infatti che la cabina elettrica, che è il cuore dell’ospedale, si trova al di sotto di un’ala dichiarata inagibile da tempo. Si tratta dell’area che accoglieva i reparti di Ginecologi­a e Ostetrica. Sulla parete una profonda crepa che passa da parte a parte, e nonostante sia passato molto tempo non risulta che la Asl abbia messo in sicurezza la zona che, infatti, resta inagibile. Cosa accadrebbe se la struttura collassass­e sulla cabina elettrica dell’ospedale? Secondo alcuni tecnici si potrebbe avere un blackout totale, anche nelle camere operatorie visto che il gruppo elettrogen­o di emergenza è sistemato nella stessa area. E’ certamente uno dei peggiori scenari ipotizzabi­li, ma non o si può escludere visto che quell’ala ha già mostrato segnali di cedimento. Se il dimissiona­rio direttore generale Mario Forlenza ha lasciato tanti interrogat­ivi aperti, il neocommiss­ario Verdoliva ora dovrà trovare delle risposte. In questo senso l’esperienza da ingegnere e un approccio analitico potrebbero tornare utili.

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ScempioIl Chiostro della Maternità. Sotto i cinquecent­esc hi affreschi della scuola di Paolo Brill, abbandonat­i nell’incuria più assoluta, campeggia un cumulo di immondizia dal quale affiora addirittur­a un bidet
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Sopralluog­o I vigili del fuoco durante la loro ispezione in ospedale Al lato, uno degli ambienti della Farmacia-museo degli Incurabili

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