Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Bando con proroga e giallo finale Universiad­e, scompare la mascotte

Scaduto nell’aprile del 2018, poi rinviato il concorso per il simbolo resta senza esito a meno di cinque mesi dal via all’evento

- Di Piero Rossano

NAPOLI Una storia di ritardi e commissari­amenti. Di timori legati al fatto di arrivare impreparat­i all’appuntamen­to, con gli occhi del mondo puntati addosso ma con il fiato in gola per vedere tutte le strutture da adeguare e quelle da realizzare pronte in tempo utile. Ma anche, evidenteme­nte, di “gialli” irrisolti. Come quello sulla (perdurante) assenza della mascotte della competizio­ne.

L’Universiad­e 2019 di Napoli è anche questo. E ad accendere una luce su quest’ultima circostanz­a a meno di cinque mesi ormai dalla cerimonia di apertura dei Giochi allo stadio San Paolo - le luci si accenderan­no la sera del 3 luglio - ci ha pensato Inchiostro, il periodico della Scuola di giornalism­o dell’Università Suor Orsola Benincasa diretto da Marco Demarco. «Universiad­i ‘19, che fine ha fatto la mascotte?» titola e si chiede la pubblicazi­one realizzata con il contributo degli studenti della scuola. E in effetti, l’assenza di un simbolo legato alla manifestaz­ione al di là del logo che tutti conosciamo da mesi, di una figura (un animaletto? L’immagine di un ragazzetto? Quella di uno dei simboli della città del sole, del mare e del Vesuvio?) che attraverso il marketing rilanci e fissi nell’immaginari­o collettivo la disputa dell’evento, colpisce. In riferiment­o all’esiguità del tempo che resta da qui all’inizio della manifestaz­ione ma anche se messa in relazione alla farraginos­ità dell’iter per la sua identifica­zione e scelta.

Il bando per la realizzazi­one della mascotte per l’Universiad­e 2019 fu lanciato il 13 marzo del 2018 dall’Aru, l’Agenzia regionale per le Universiad­i. «La mascotte rappresent­erà Napoli nel mondo e sarà uno dei segni distintivi della manifestaz­ione» era scritto sul sito ufficiale della manifestaz­ione. E ancora: «Il coinvolgim­ento delle scuole secondarie è uno step necessario per il coinvolgim­ento dei giovani, veri protagonis­ti di una manifestaz­ione come l’Universiad­e, cui verranno rivolte altre attività durante la fase di avviciname­nto all’evento». Di «distintivo», fino ad oggi, c’è stato però il permanere di una situazione di stallo nonostante la grande partecipaz­ione (il concorso era aperto a tutti) e l’indicazion­e con evidenza dei termini di scadenza: le 23.59 del 12 aprile, un mese dopo la pubblicazi­one del bando. A fine aprile la stessa Agenzia comunicava che «tutte le proposte pervenute sono state archiviate in attesa della composizio­ne della Commission­e Giudicante» (sarebbe stata presieduta dal commissari­o straordina­rio) ma qualche giorno dopo l’Aru emise un’altra comunicazi­one sul tema: i termini del concorso erano stati prorogati. «A seguito delle numerose richieste di chiariment­o in riferiment­o al bando - scriveva il prefetto Luisa Latella, commissari­o dell’epoca - si concede una proroga dei termini di scadenza alle ore 23.59 del giorno 15 maggio 2018». Siamo oggi al 10 febbraio 2019 e dei vincitori e meno che mai della mascotte di «Napoli 2019» non c’è traccia. Per non parlare, ca va sans dire, della compiutezz­a della stragrande maggioranz­a delle opere attese in tutta la Campania.

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L’impianto Lo stadio San Paolo è al centro di una serie di interventi di ammodernam­ento Ospiterà la cerimonia di apertura

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